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Cronaca Malcesine / Strada Regionale 249

Evade a Roma, 20enne fuggitivo bloccato dopo cinque giorni nel Veronese

Il giovane, noto con il soprannome di Samuray, partito da Acilia stava scappando insieme alla sua fidanzata. La loro auto è stata intercettata dai carabinieri di Malcesine che dopo un lungo inseguimento sono riuscita ad arrestare l'evaso

Cinque giorni prima era evaso dagli arresti domiciliari insieme alla convivente e pur di non farsi catturare non ha esitato a speronare un'auto dei carabinieri e a continuare la sua fuga a piedi dopo aver sbattuto con l'auto contro un muro. Ma alla fine è stato bloccato e portato in carcere a Montorio.

È durata dal 23 al 28 ottobre l'evasione del 20enne romeno noto con il soprannome di Samuray. Come raccontato Lorenzo Nicolini su Roma Today, il giovane era agli arresti domiciliari ad Acilia, una frazione di Roma. Viveva in un'abitazione insieme ad una coetanea, sua fidanzata. I due sono scappati insieme, dirigendosi verso il Nord Italia, e le forze dell'ordine sono venuti a conoscenza del fatto dalla madre della ragazza che ha denunciato la scomparsa della figlia alla polizia.

L'obiettivo dei due fuggitivi era quello di scappare in Romania, bucando i controlli delle forze dell'ordine e portandosi via circa 20mila euro. Un piano che si è interrotto il 28 ottobre in provincia di Verona. I carabinieri di Malcesine hanno infatti intercettato l'auto dei due 20enni, a cui si era aggiunto anche un complice di 26 anni. L'inseguimento dei militari è durato quattro ore e si protratto anche lungo la Gardesana. Per non farsi prendere, il Samuray ha danneggiato l'auto che lo rincorreva, ma la sua corsa è stata arrestata da un muro contro il quale è finito con la sua macchina. Sceso dal veicolo, il 20enne è andato via anche a piedi, ma i carabinieri sono riusciti ad arrestarlo in un ristorante.

Il giovane è stato accusato di evasione, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento dell'auto dell'Arma, false attestazioni a pubblico ufficiale e per aver denunciato lo smarrimento di un documento trovato in suo possesso. Il 20enne è finito in carcere, mentre la fidanzata e l'altro complice sono stati denunciati per favoreggiamento.

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