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Cronaca

Evasione da 32 milioni scoperta dalla Finanza

Lindagine iniziata nel 2003, i capitali passavano da San Marino

La guardia di finanza scaligera ha ricostruito un giro di flussi finanziari illeciti, tra Italia, San Marino e Lussemburgo. L’indagine inizia nel 2003, quando, a seguito di un’azione fallimentare nel veronese, viene sequestrato un computer sul quale risulta un archivio contenente precise informazioni riguardanti diverse disponibilità di liquidi appartenenti a cittadini italiani, nella repubblica di San Marino. Si scopre così  uno “sportello bancario” occulto di una finanziaria sanmarinese  e una fuga di capitali all’estero per oltre 32 milioni di euro, dal 1997 ad oggi. Gli investimenti “alternativi” e mai denunciati al fisco, nel piccolo stato extraitaliano, venivano consigliati da direttori disonesti di banche veronesi i quali “drenavano” risorse di cittadini compiacenti, che venivano poi girate in altri paradisi fiscali come le Isole Vergini e il Lussemburgo. Successivamente ai tre passaggi, i liquidi venivano poi reinvestiti in Italia nel settore immobiliare, grazie anche ad un conto corrente in una banca di Forlì, appartenente alla finanziaria incriminata, del quale non venivano registrate appositamente le transazioni nell’archivio unico. Sono 39 le persone sottoposte ad accertamenti e 9 quelle denunciate. Tra loro anche 6 veronesi. Le accuse riguardano il riciclaggio e l’abusiva attività finanziaria.

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