rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Garda / Via dell' Uva

Evade per l'ennesima dai domiciliari: «Volevo prendere un caffè e le sigarette»

È finito nuovamente in manette, nella giornata di lunedì, dopo essersi allontanato dalla propria abitazione nella quale era stato ristretto da una misura cautelare, inasprita nelle scorse settimane dal giudice

Sorpreso ancora una volta a violare gli arresti domiciliari, ai carabinieri ha detto di voler andare al bar a prendere caffé e sigarette, ma al giudice invece avrebbe confessato che dietro le sue continue fughe ci sarebbe la voglia di vedere la sua ragazza. Così dopo essere stato nuovamente sottoposto alla misura solamente pochi giorni fa, S.D., veronese classe 1989, è stato ancora sorpreso in flagranza del reato di evasione. 

Nei giorni scorsi una pattuglia di militari ha effettuato un controllo presso il suo domicilio di Garda, ma una volta suonato il citofono hanno appurato che in casa era presente solamente la madre convivente, la quale ha riferito che il figlio si era allontanato da circa mezz’ora senza dire dove sarebbe andato, aggiungendo di essere spaventata e preoccupata dal momento che questi diventava aggressivo e violento nei suoi confronti se cercava di fargli rispettare la misura cautelare. Riscontrata dunque l'assenza e conoscendo la sua inclinazione all'evasione (solo due giorni prima l'Arma di Bardolino l'aveva fermato per lo stesso reato), le forze dell'ordine hanno subito dato il via alle ricerche per le strade nel comune e nei luoghi da lui abitualmente frequentati. 

L'attività si è conclusa quando lo hanno avvistato mentre passeggiava tranquillamente lungo via Dell’Uva, a Garda, come se tutto fosse in ordine. I carabinieri allora sono intervenuti per fermarlo e S.D., consapevole della violazione, si sarebbe giustificato dicendo di essere andato al bar a prendere un caffè e le sigarette, questione di una mezzoretta. 

Un episodio, come già detto, a cui il veronese non risulta essere nuovo. Era il 12 novembre 2018 quando è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma trisettimanale, ma già da subito si è dimostrato insofferente a tale forma di controllo ed ha iniziato ad infrangerla sistematicamente. Nelle date dell'11, 23 e 25 Dicembre 2018, fanno sapere i carabinieri, non avrebbe adempiuto al proprio dovere, così la misura è stata inasprita e tramutata in obbligo di dimora nel comune di Garda e permanenza domiciliare dalle 20 alle 06, ma anche questa non sarebbe stata sufficiente a frenarlo. Riscontrate dunque le nuove violazioni, le forze dell'ordine hanno richiesto ed ottenuto l’emissione di ordinanza di custodia cautelare in regime di detenzione domiciliare, alla quale è stato sottoposto dai carabinieri di Bussolengo solo due giorni fa.

Ma neppure questa a quanto pare è bastata e il 26 gennaio è stato tratto in arresto, questa volta dagli uomini della stazione di Bardolino. Sottoposto nuovamente alla misura, l'ha violata anche nella mattinata di lunedì, venendo fermato dai militari a Garda. 
Martedì mattina, in seguito al giudizio direttissimo, S.D. è stato messo ai domiciliari. 

Secondo il quotidiano L'Arena però, la vicenda avrebbe un risvolto "romantico": il 30enne infatti era stato arrestato con la fidanzata il 12 novembre per aver praticato sesso orale in un parco pubblico. L'uomo (invalido civile al 100% ma ritenuto in grado di intendere e di volere) avrebbe dunque giustificato alcune delle sue "fughe", dicendo di voler vedere la propria ragazza. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Evade per l'ennesima dai domiciliari: «Volevo prendere un caffè e le sigarette»

VeronaSera è in caricamento