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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Stazione / Piazzale XXV Aprile

Eugenio Vomiero è il nuovo dirigente del compartimento di polizia ferroviaria per Verona ed il Trentino Alto Adige

A lungo in servizio a Venezia, nella città lagunare è ricordato come «il poliziotto che sa ascoltare chi ha davanti e si fa amare dai colleghi»

Dirigente superiore della polizia di Stato, il Dr. Eugenio Vomiero, coniugato e padre di tre figli, è entrato nella polizia di Stato nel 1983 come agente ausiliario al 2° reparto mobile di Padova. Come viene riportato da una nota della questura di Verona, Vomiero ha poi svolto esperienze esterne nella polizia municipale ed è stato nominato vice commissario nel 1991. A Venezia ha ricoperto diversi incarichi operativi (come la direzione dell’ufficio volanti e i commissariati di San Marco e Marghera). Promosso primo dirigente nel 2011 ha poi guidato per diversi anni il commissariato di Mestre. Nominato vicario del questore di Venezia nel 2018 ha diretto numerosi servizi di ordine pubblico tra cui il G20 di Venezia

Nel 2022 Eugenio Vomiero viene promosso dirigente superiore con assegnazione a Roma in qualità di consigliere ministeriale aggiunto presso la D.A.G.E.P. (la nuova direzione delle Risorse Umane) del dipartimento della pubblica sicurezza. Dal 9 gennaio di quest'anno è stato nominato dirigente del compartimento della polizia ferroviaria per Verona ed il Trentino Alto Adige. Nel corso dell’attività professionale è stato destinatario di numerosi attestati premiali sia da parte del dipartimento della pubblica sicurezza che dalla cittadinanza di Venezia, nonché di attestati di benemerenza concessi da amministrazioni comunali come la "Stella al Merito dei Maestri del Lavoro" ricevuta nella Scuola Grande di San Teodoro nel 2022.

Nel 2019 ha ricevuto il premio “Sinopoli” in memoria di Gabriele Sinopoli, morto il 12 aprile 2014 a un anno e sette mesi dalla brutale aggressione da parte di un gruppo di giovani, quale riconoscimento per il dialogo costante e la competenza nel gestire le criticità. Nel 2017, nel giorno dedicato alle vittime delle mafie, gli è stato consegnato il "Premio Legalità e Sicurezza" dal vice presidente del Consiglio regionale del Veneto. Nel corso della sua permanenza a Venezia ha dedicato per anni la sua attenzione agli anziani con il progetto "Ocio ciò! Città e sicurezza", realizzato dal Comune con la collaborazione della questura per prevenire truffe e furti ai danni delle persone più deboli e fragili. Nella città lagunare è ricordato come «il poliziotto che sa ascoltare chi ha davanti e si fa amare dai colleghi».

Anche alla polfer di Verona, la sua prima esperienza sul territorio da dirigente superiore, ha improntato il suo progetto di lavoro sul «dialogo e la collaborazione». L’attuale incarico prevede la gestione di 240 poliziotti della polfer dislocati sui punti maggiormente strategici della rete ferroviaria presente nelle quattro provincie in cui si estende la competenza territoriale (Verona – Vicenza – Trento – Bolzano), con l’onere di garantire la sicurezza dei viaggiatori e dei dipendenti delle imprese di trasporto assicurando la regolarità dell’esercizio ferroviario.

Lo attendono dunque sfide importanti nei prossimi anni, a partire dal raddoppio delle linee ferroviaria principali con il completamento del nuovo tracciato dell’Alta Velocità/Capacità da ovest verso est della città scaligera, di cui parte già in stato avanzato di realizzazione, oltre al previsto quadruplicamento della linea ferroviaria verso il Brennero. Questo comporterà inevitabilmente l’esigenza di garantire maggiore sicurezza a causa dell’aumento del traffico merci da e verso il nord Europa e dei viaggiatori anche in vista dei prossimi giochi olimpici invernali "Milano – Cortina 2026", i quali si concluderanno nel mese di febbraio con la cerimonia di chiusura prevista all’Arena di Verona.

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