«Dacci 300 euro e ti ridiamo il tuo scooter rubato», in due arrestati per estorsione
All'appuntamento dato alla vittima, i malviventi hanno trovato anche gli agenti delle Volanti che li hanno portati in carcere
Venerdì scorso, 13 maggio, verso le 20.45 un giovane veronese è stato contattato al telefono da due malviventi. I due hanno chiesto il pagamento di una somma di denaro in cambio della restituzione del motorino rubato lo scorso 1 maggio al ragazzo. «Se rivuoi lo scooter che ti hanno rubato, vieni alle 23.15 davanti l'ingresso della Fiera e dacci 300 euro», questa la richiesta.
In gergo, questa tecnica è denominata "Cavallo di ritorno". È una forma di estorsione che consiste nella richiesta del pagamento di un riscatto rivolta a chi ha subito un furto per ottenere la restituzione del bene rubato.
All'appuntamento di venerdì sera, la vittima si è trovata di fronte i due malviventi, un 26enne e un 28enne, ma non era sola. In precedenza, infatti, il malcapitato aveva allertato la questura, che ha inviato sul posto alcuni agenti della squadra Volanti. Con un rapido intervento, i poliziotti hanno proceduto al doppio arresto con l'accusa di tentata estorsione aggravata in concorso.
Oltre alle chiavi del motociclo, i due malviventi sono stati trovati in possesso anche del telefono cellulare utilizzato per contattare la vittima. Il motociclo rubato, invece, è stato ritrovato in Via Scopoli, poco lontano dal luogo dell’appuntamento.
Al termine degli accertamenti, il motociclo è stato restituito al proprietario e i due malviventi sono stati condotti in carcere, dove hanno atteso l'udienza di convalida. Udienza che si è tenuta questa mattina. Il giudice ha convalidato l'arresto ed ha disposto nei confronti di entrambi la misura dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.