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Cronaca

Estorsione e furto ai danni dell'ex datore di lavoro

Bloccato dai carabinieri di Peschiera un 25enne operaio in una ditta di telecomunicazioni di Lazise

Aveva deciso di ricattare il suo ex datore di lavoro dopo avergli rubato sotto agli occhi apparecchiature professionali per circa 7mila euro. In manette, con l’accusa di furto ed estorsione, è finito Daniele Tamburini, 25enne operaio di Peschiera del Garda. Assieme a lui i carabinieri hanno denunciato per estorsione in concorso anche i suoi due complici, tra cui il cugino. La denuncia ai militari della Compagnia di Peschiera è partita dalla vittima, Davide Lorenzi, 44 anni, titolare di una ditta di impianti di apparecchiature per le telecomunicazioni a Lazise. A lui si era rivolto, il 9 febbraio, l’ex dipendente che, oltre alla liquidazione di 4900 euro versatagli al momento delle dimissioni nel 2009, pretendeva altri 900 euro.

“Il 25enne- spiega il capitano dei carabinieri Mario Marino- era tornato senza soldi da un viaggio in Australia lo scorso ottobre. Aveva deciso così di rivolgersi nuovamente a Lorenzi per farsi dare altro denaro. Quando l’imprenditore si è negato, il giovane ha chiamato in causa due conoscenti e con loro si è presentato negli uffici della sua ex ditta. Lì sono partite le minacce verbali cui è seguito il furto di un misuratore da campo di 4mila euro, un trapano professionale e una cassetta degli attrezzi”. Dalla somma iniziale di 900 euro, l’operaio si sarebbe poi allargato. Se l’imprenditore non avesse ottemperato alla richiesta di altri 3500 euro, il materiale rubato non sarebbe più stato restituito.

La denuncia di Lorenzi ai militari gardesani ha fatto partire, così, la trappola per l’arresto. Sotto la guida dei carabinieri, l’imprenditore ha preso contatto telefonico con il suo estorsore concordando più volte il luogo dove sarebbe avvenuto lo scambio. Il cerchio si è chiuso la sera dell’11 febbraio, verso le 18, al parcheggio dell’hotel Luxury di Peschiera, sulla statale 11, a pochi passi dall’abitazione di Tamburini. Dopo un breve inseguimento a piedi i militari sono riusciti ad acciuffarlo per condurlo in caserma. Dopo di lui sono stati rintracciati i complici a Lazise. A seguito della convalida dell’arresto, il pm Francesco Rombaldoni ha disposto per loro la scarcerazione in attesa dell’udienza prevista per domani.

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