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Cronaca Oppeano

La Bassa chiede aiuto: "Vogliamo l'esercito a proteggere le case"

Pattuglie miste con i carabinieri e i soldati per fermare l'ondata di furti che sta investendo i comuni, questa la richiesta dei sindaci e dei loro settantamila cittadini

Pattuglie miste Carabinieri-Esercito come in città. Il deterrente giusto per rispondere all'ondata di furti in abitazione senza precedenti che sta interessando la bassa veronese. E' il punto chiave del protocollo d'intesa per la sicurezza siglato stamane ad Oppeano dai sindaci di 13 comuni: oltre a quello ospitante Albaredo, Angiari, Bovolone, Casaleone, Concamarise, Isola Rizza, Palù, Ronco, Roverchiara, Salizzole, Sanguinetto e Veronella.

STATO DI EMERGENZA - "Rappresentiamo oltre 70 mila cittadini, l'esercito è una priorità" ha spiegato il sindaco di Oppeano, Alessando Montagnoli "per fronteggiare quelle che sono diventate vere e proprie razzie". Gli altri punti contenuti nel protocollo d'intesa per la sicurezza siglato dai sindaci, anche l'installazione di telecamere e sistemi di videosorveglianza, la redazione di un libretto dedicato alla sicurezza da distribuire ai residenti, l'utilizzo di ditte private per la vigilanza e di ronde civiche composte da volontari, l'attivazione di un coordinamento tra distretti e comandi delle polizie locali e la possibilità di creare un fondo specifico per la sicurezza.

CONTROLLI AGGIUNTIVI - Al vertice hanno preso parte il comandante del nucleo operativo dei Carabinieri di Verona Mason, il comandante della compagnia di Legnago, Provvidenza e i comandanti delle polizie locali del territorio. "In risposta a una precisa direttiva del comandante provinciale, nelle ultime settimane abbiamo intensificato i controlli in quest'area e risultati già ci sono" ha spiegato Mason. "Spero che il trend positivo continui, anche con la collaborazione dei cittadini che invitiamo a segnalarci tempestivamente ogni situazione di possibile pericolo". Il protocollo, completo di firme, sarà portato lunedì al Prefetto e trasmesso successivamente al ministero degli interni e della difesa per il via libera all'arrivo dell'esercito.

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