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Cronaca

Due escursioniste veronesi salvate dal Soccorso alpino del Trentino in due distinti episodi

Una delle due donne era precipitata dalla falesia Belvedere a Nago-Torbole per sette metri e si trova ora in ospedale, l'altra si è vista in difficoltà sulla ferrata Monte Albano

Una climber del 1996 di Verona è stata elitrasportata all'ospedale Santa Chiara di Trento con un possibile trauma cranico, dopo essere precipitata per circa sette metri dalla falesia Belvedere a Nago-Torbole. Lo riferisce TrentoToday, secondo cui la ragazza si sarebbe trovata in fase di discesa quando è precipitata, finendo a terra e rimanendo sempre cosciente.

La chiamata al Nue (Numero unico per le emergenze) 112 è arrivata intorno alle ore 15.45. Il tecnico di centrale operativa del Soccorso alpino e speleologico, con il coordinatore dell'area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l'intervento dell'elicottero, mentre via terra sono arrivati gli operatori della Stazione di Riva del Garda, tra cui vi era un sanitario. Il tecnico di elisoccorso e l'equipe medica sono stati verricellati sul posto. La donna, dopo aver ricevuto le prime cure mediche, è stata recuperata con il verricello a bordo dell'elicottero, per essere trasferita all'ospedale Santa Chiara di Trento.

Un altro intervento sulla ferrata Monte Albano

Poco prima, intorno alle ore 14, l'area operativa Trentino meridionale, con gli operatori della stazione Vallagarina, è intervenuta in aiuto di un'escursionista del 1985 di Verona, questa volta sulla ferrata Monte Albano (Mori). La ragazza si trovava nella parte centrale della ferrata quando non è stata più in grado di proseguire in autonomia.

Tre operatori del Soccorso alpino della stazione Vallagarina hanno quindi raggiunto l'uscita della ferrata con il mezzo in dotazione alla stazione e hanno attrezzato una calata di circa 80 metri, raggiungendo la ragazza che nel frattempo era riuscita a portarsi verso l'ultimo tratto verticale della ferrata. Con la collaborazione dei vigili del fuoco di Mori, la donna è stata recuperata verso l'alto, fino all'uscita della via. Dopodiché i soccorritori hanno accompagnato la donna e la sua compagna di escursione a valle fino alla macchina. Per lei non c’è stato bisogno del ricovero in ospedale. Il Soccorso alpino e speleologico trentino ricorda di «prestare attenzione a non intraprendere percorsi particolarmente esposti al sole nelle ore più calde della giornata».

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