Eroina in pausa pranzo, 4 in manette
Operazione dei carabinieri di Zevio. Via-vai di clienti e spacciatori a Santa Maria e San Massimo.
Un mese di pattuglie, investigazioni e pedinamenti per stroncare, ancora una volta, il giro di spaccio che ruotava attorno a Santa Maria di Zevio e a Bassona. Il bilancio conta quattro persone, arrestate in due operazioni distinte. Tutte di origine marocchina, con precedenti penali per traffico di sostanze stupefacenti, soprattutto eroina. Italiani, per la maggior parte, i compratori.
La prima indagine ha seguito la pista di Zevio, attraverso la ricostruzione degli spostamenti dei pusher. La zona di spaccio prediletta era un’area isolata di Santa Maria, in aperta campagna. Appuntamenti presi al cellulare, per un continuo via-vai di persone provenienti da diverse zone del Veronese, ma anche dal Mantovano e dalla provincia di Brescia, monitorate dai militari anche attraverso appostamenti e servizi in borghese. Gli arresti sono scattati lo scorso 29 settembre per tre magrebini, due di loro giovanissimi, appena 21enni, e uno di 38 anni. I carabinieri li hanno fermati stanandoli dopo un appostamento in abiti civili: la perquisizione ha portato al rinvenimento di 12 dosi da un grammo di eroina, 300 euro in contanti, 5 cellulari. Sotto sequestro anche la macchina che ai tre pusher serviva per i vari spostamenti. La convalida dell’arresto, già avvenuta, ne ha disposto la permanenza in carcere.
Processo inverso per l’operazione dei militari di Zevio a San Massimo, zona Bassona, del 17 settembre: è stata la ricostruzione degli spostamenti dei vari tossicodipendenti a portare all’arresto del quarto marocchino. Anche qui un’area isolata, anche qui eroina: otto i grammi sequestrati. “Il mercato dell’eroina- spiega il Salvatore Gueli, comandante della Compagnia di San Bonifacio che ha coordinato le operazioni- coinvolge giovani dai 25 anni in su, ma, per la maggior parte arriva nelle mani di clienti già ‘affezionati’ alla sostanza, quindi di 45-50 anni. Queste quattro persone sono le ultime arrestate per traffico di stupefacenti. Oltre al monitoraggio dello spaccio, nell’ultimo mese, siamo arrivati ad arrestare anche nove immigrati irregolari”.