rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Enti lirici, bilanci limpidi e pi potere ai sindacati

L'onorevole Fogliardi "stuzzica" la Lega: "Noi del Pd autori del federalismo areniano"

“Siamo riusciti ad arrivare al federalismo Areniano”, così l’onorevole Giampaolo Fogliardi ha commentato i risultati raggiunti dal gruppo parlamentare del Pd riguardo le migliorie alla cosiddetta decreto Bondi. È stata una seduta fiume di oltre 40 ore quella che ha portato ad alcune sostanziali modifiche del provvedimento sugli enti lirici, modifiche che ricadranno, inevitabilmente, anche sulla Fondazione Arena.

In primo luogo, la responsabilità dei bilanci della fondazioni è stata affidata interamente ai consigli di amministrazione ed ai sovrintendenti, “in modo da poter sapere chi è il responsabile di eventuali bilanci in rosso”, ha specificato Fogliardi. In questo modo le decisioni intorno alla gestione economica delle fondazioni ricade interamente sulle amministrazioni locali, perché, ha aggiunto l’onorevole del Pd, “bisogna togliere il velo di omertà, perché non si sa mai di chi sono le responsabilità, e questa deve essere chiara”.

La rivalutazione dell’ambito locale passa anche da un maggiore potere contrattuale affidato alle parti sociali del territorio. Infatti, il ministero della Cultura non avrà più alcun potere nella fase di contrattazione. Questa passerà, sostanzialmente, attraverso due attori, le fondazioni da una parte e le parti sociali interessate dall’altra. Ciò vuol dire che, in sede di rinnovo dei contratti delle maestranze, ad accedere al tavolo saranno la Fondazione Arena da una parte ed i sindacati locali dei lavoratori dall’altra. Tutto ciòdovrebbe dare maggior voce ai lavoratori veronesi, i quali potranno strappare migliori condizioni. “Non si può continuare a predicare che vogliamo il federalismo a tutti i costi – ha attaccato Fogliardi - e poi si legifera in modo da accentuare sempre più i poteri nelle mani dello Stato. Da un lato si grida a “Roma ladrona” e dall’altro si approvano approvare norme che di fatto accentrano nelle mani del ministero scelte di natura contrattuale come questa”.

Infine, le ultime modifiche al cosiddetto decreto Bondi “strappate” dal Pd riguardano l’abolizione del taglio del 25% del contratto integrativo e l’eliminazione del tetto ai cachet. La prima consente alle maestranze di ottenere miglior riconoscimento, anche economico, perché, come ha spiegato lo stesso Fogliardi, “ci onoriamo dell’altissimo livello degli spettacoli areniani, ma dobbiamo sottolineare il fatto che siamo in presenza di professionisti con la P maiuscola che ottengono dal punto di vista salariale, previdenziale ed assistenziale meno di qualsiasi altro collega europeo”.

La seconda consente di poter continuare ad ingaggiare gli artisti più prestigiosi del panorama artistico mondiale, questo, oltre ad aumentare il livello qualitativo degli spettacoli in Arena, consente di avere una ricaduta a catena su tutto il movimento veronese. Questi risultati sono stati raggiunti dal gruppo parlamentare del Pd grazie al raggiungimento di un’intesa con la maggioranza, la quale ha recepito buona parte delle proposte che il partito dell’opposizione aveva presentato.

Proposte che, comunque, hanno creato qualche tensione con l’Italia dei Valori. Infatti, il partito guidato da Antonio Di Pietro non ha accettato le proposte fatte dal Pd, anzi, ha proseguito con una ferma e dura opposizione. Ha concluso Fogliardi: “Per alcuni aspetti potevamo anche essere d’accordo con l’Idv, però era da precisare che avevamo di fronte due prospettive, quella di rinunciare a tutto ed arrivare ad un voto di fiducia, come la maggioranza aveva prospettato, e quella di portare a casa, se non tutto, alcuni buoni risultati, così come abbiamo fatto”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Enti lirici, bilanci limpidi e pi potere ai sindacati

VeronaSera è in caricamento