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Cronaca Centro storico / Piazza dei Signori

Emergenza smog a Verona, adottate nuove misure: imposto limite al riscaldamento

Il presidente della Provincia Pastorello ha radunato i 98 sindaci veronesi per discutere del problema dell'inquinamento. Novità in arrivo

In questi primi giorni di dicembre caratterizzati da nebbia e smog, si è tenuto un Tavolo tecnico zonale con i 98 comuni veronesi; l'incontro è stato convocato dal presidente della Provincia, Antonio Pastorello, per far fronte all'emergenza inquinamento che sta portando i livelli di polveri sottili in zona alle stelle. Basti ricordare che l'1 dicembre, la concentrazione di pm 10 in città è stata di 110 microgrammi per metro cubo.

Come riporta L'Arena, durante il tavolo tecnico sono state adottate nuove misure per arginare il problema dello smog. Innanzitutto, come già comunicato dal Comune di Verona, è stato esteso il divieto di transito nei centri abitati e in città dei veicoli non catalittici. Anzi, durante l'ultimo incontro, tale divieto è stato ulteriormente esteso. Inizialmente, per favorire la visita al centro di Verona, si è era deciso si aprire ai no-kat dal 4 dicembre al 7 gennaio; poi, si era deciso di ridurre tale finestra, che si sarebbe dovuta aprire il 18 dicembre; ora, tale apertura è stata del tutto eliminata, perciò è previsto il blocco totale per i veicoli non catalittici anche durante tutte le festività natalizie. Non solo, il divieto è stato esteso anche alle autovetture e ai motocicli Euro1 alimentati a benzina.

Ma questa non è l'unica misura elaborata dal tavolo tecnico, infatti, si è deciso di imporre il limite dei 19 gradi per il riscaldamento delle abitazioni e degli edifici pubblici. In realtà, i comuni avranno il compito di sensibilizzare i cittadini sul non superamento di tale limite. Inoltre, dovranno anche incentivare la popolazione a muoversi con i mezzi pubblici o altri mezzi alternativi all'automobile.

Comunque, già numerosi comuni della provincia hanno emesso ordinanze di contenimento dell'inquinamento e di questo ne parla direttamente Pastorello su L'Arena: "Il fatto che ben 88 Comuni abbiano emesso le ordinanze è positivo. Purtroppo servirebbero altre azioni strutturali, ma per queste servono leggi statali e soprattutto fondi per interventi di ampio raggio. Con questo Tavolo abbiamo fatto tutto ciò che è in nostro potere per garantire ai cittadini un controllo della qualità dell'aria". Per quanto riguarda i 10 comuni che ancora non si sono mossi contro lo smog, il presidente annuncia che sarà la Provincia a emettere ordinanze al posto loro.

In una nota stampa è intervenuto sulla questione inquinamento anche il capogruppo PD del Consiglio Comunale di Verona, Michele Bertucco: "E' notizia di questi giorni che, dopo 40 giorni senza pioggia e con le concentrazioni di inquinanti conseguentemente schizzate alle stelle, il Comune di Torino, per due giorni (10 e 11 dicembre), lascerà i cittadini fruire gratuitamente dei mezzi pubblici: bus, tram e metro. Analoga iniziativa è stata annunciata dal Comune di Milano il quale punterà in particolare sugli “under 10 e i loro accompagnatori”. Ci chiediamo, e rivolgeremo formalmente la domanda alla giunta nel Consiglio comunale di giovedì, se e quali iniziative il Comune di Verona abbia intenzione di intraprendere per affrontare l'attuale emergenza smog. E' chiaro che le scelte da Torino e Milano non sono i provvedimenti strutturali che occorrerebbero, tuttavia rappresentano segnali significativi rivolti a target ben precisi: il Sindaco Fassino, infatti, ha invitato i cittadini a lasciare a casa l'automobile offrendo loro una alternativa conveniente mentre Pisapia punta soprattutto sulle scuole che, come ben sappiamo, attraggono una parte importante del traffico automobilistico giornaliero. Le risposte date finora dagli amministratori scaligeri hanno lasciato a dir poco esterrefatti: l'assessore all'Ambiente Toffali ha scaricato il barile sul governo, mentre quello alla mobilità Ambrosini ha detto che Verona respira meglio di Legnago. Chiediamo che anche per Verona ci sia un chiaro segnale di interessamento a questo problema che riguarda la salute dei cittadini e un'assunzione di responsabilità: quasi sempre si rimanda a pianificazioni e investimenti comunali e regionali che non ci sono e non sono nemmeno in agenda. Occorre invece lavorare su più fronti: sensibilizzazione dei cittadini, misure tampone, pianificazione. Del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), annunciato ancora una volta in occasione della Settimana della Mobilità sostenibile lo scorso settembre, si sono perse le tracce. La mozione approvata nel 2012 relativa all'approvazione del Piano urbano del Traffico (Pgtu) è rimasta lettera morta. Forse Verona non potrà permettersi lo stesso sforzo di Milano e Torino ma l'attuale immobilismo deve essere rotto".

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