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Cronaca Lazise / Piazza Statuto

Siccità in Veneto: via libera al piano della Protezione civile per gli interventi emergenziali

Nel territorio veronese coinvolti in particolare i Comuni di Soave e Lazise: «Ringrazio il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio per i tempi rapidissimi di approvazione del piano emergenziale», ha detto il commissario per l’emergenza siccità in Veneto Luca Zaia

Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in veste di commissario delegato per gli interventi urgenti per gestione della crisi idrica, comunica che il dipartimento per la Protezione civile nazionale ha approvato il Piano di interventi da 4.800.000 euro per far fronte all’emergenza idrica in Veneto.

«Ringrazio il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio per i tempi rapidissimi di approvazione del piano emergenziale – sottolinea il commissario per l’emergenza siccità in Veneto Luca Zaia -. Il documento, che individua gli interventi più urgenti, è stato redatto a tempo di record grazie al lavoro del soggetto attuatore per il coordinamento con il supporto tecnico di Vivereacqua, che raggruppa tutti i gestori idrici del Veneto, e della Protezione civile regionale individuati con la mia prima ordinanza commissariale. Un lavoro di squadra che ora ci permette di procedere a pieno ritmo con gli interventi all’interno di una situazione siccità che continua ad essere critica».

Il via libera al piano, secondo quanto comunicato dalla Regione, dovrebbe garantire «il finanziamento degli interventi emergenziali già posti in essere e quelli programmati per far fronte alle conseguenze che la scarsità di precipitazioni e le condizioni meteo stanno provocando in tutte le province del territorio veneto». Tra gli interventi previsti nel territorio veronese, vengono evidenziati i seguenti:

  • Soave - Collegamento tra il sistema di Soave con le frazioni di Costeggiola e castel Cerino alimentate da sorgenti in crisi: 17.600 euro.
  • Lazise - Riapertura pozzo dismesso e interconnessione con Castelnovo per carenza idrica da sorgenti montane: 57.200 euro.

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