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Cronaca Ronco all'Adige / Piazza Roma

La piccola veronese Elettra, una malattia rara e sconosciuta. All'appello dei genitori risponde anche Zaia

«Il quadro è complesso, - spiegano i genitori della bimba di soli quattro anni - se si arriva a capire cos’ha possiamo sperare in una cura e in un miglioramento»

«Abbiamo bisogno di aiuto, cerchiamo chi possa dare un nome alla sua drammatica condizione di salute, la sua patologia è rara, di casi come il suo non se ne conoscono, il quadro è complesso, se si arriva a capire cos’ha possiamo sperare in una cura e in un miglioramento». È questo il contenuto dell'appello che i genitori della piccola Elettra, una bambina di soli quattro anni originaria di Ronco, hanno affidato alle pagine del quotidiano L'Arena. La bimba risulta affetta da una rara malattia che le rende molto difficile compiere anche semplici attività quotidiane come, ad esempio, l'alimentarsi.

La prima diagnosi nei suoi confronti sarebbe stata quella di "Sindrome di West", ma il suo quadro clinico risulterebbe più complesso ed al momento ancora da decifrare. Di qui, dunque, la richiesta di aiuto da parte dei genitori che per cercare di affrontare e, possibilmente, risolvere una situazione "eccezionale", hanno necessariamente bisogno anche di un supporto straordinario.

I genitori di Elettra si sarebbero già rivolti a diversi ospedali, tra questi il Bambin Gesù di Roma, l'ospedale di Padova ed anche il "Meyer" di Firenze, il cui reparto di Pediatria è un'eccellenza nazionale. Anche i centri di Bologna e Torino specializzati in malattie rare potrebbero essere contattati, mentre in Veneto è già partita negli scorsi giorni una vera e propria "gara di solidarietà" nei confronti della piccola.

Sono infatti numerose le iniziative di supporto verso la bimba e la sua famiglia che in questa fase si sono venute spontaneamente a creare, tra le quali anche una raccolta fondi. Non da ultimo, l'interesse suscitato dalla vicenda è arrivato a coinvolgere direttamente anche il governatore del Veneto Luca Zaia, il quale ha spiegato che «il caso di Elettra ora è in cima alle nostre priorità». L'impegno da parte della sanità del Veneto per cercare di aiutare la piccola Elettra e la sua famiglia sarebbe poi stato confermato anche dal direttore Flor.

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