Ecco quanto ci costano i nostri consiglieri
Oltre al compenso dispongono di alcuni tipi di accessi, come quello allo stadio
Francesco Iann
26 gennaio 2010 15:00
I nostri amministratori hanno recentemente dichiarato i loro redditi personali. Ma di questi redditi non si è detto quanto viene pagato dal cittadino, ovvero quanto sarebbe, della loro busta paga, il compenso da amministratore. Lo abbiamo chiesto ai consiglieri comunali Fabio Segattini e Gianpaolo Beschin, al presidente di Prima Circoscrizione Matteo Gelmetti e al consigliere di Seconda Circoscrizione Diego Zardini, scoprendo che, oltre al compenso, sono inclusi alcuni accessi a servizi particolari.
“Il mio compenso mensile si aggira intorno ai mille euro netti al mese – ha detto Segattini -. Il lordo è di circa 1400 euro e in base al reddito personale, va calcolata l’aliquota da sottrarre, essendo uno stipendio aggiuntivo. Il mio compenso non è altro che la somma dei gettoni a Consiglio Comunale e a Commissione a cui partecipo. Il 10%, poi lo verso al Pd, il mio partito”. Beschin ci dice la stessa cosa, aggiungendo altri particolari: “Non recepiamo il compenso in tutti i mesi, perché ad agosto non ci sono né Consigli né Commissioni. Un consigliere, se è a capo di una Commissione non percepisce nulla in più rispetto agli altri. Abbiamo poi un rimborso spese telefoniche da 25 euro al mese, una chiavetta internet per traffico mensile praticamente illimitato, un abbonamento all’Hellas e uno al Chievo, ogni tanto qualche biglietto a qualche spettacolo e nessuna indennità su infortuni o malattie. Io se sto male e salto qualche Consiglio non prendo nessun gettone. In media al mese prendo circa 850 euro”.
Diversa è la faccenda per Matteo Gelmetti: “Prendo circa 2mila euro lordi, quindi per me il netto ammonta circa a 1.800 euro. Si tratta di uno stipendio fisso. Abbiamo, noi presidenti, un rimborso per le spese telefoniche fino a un massimo di mille euro. Io in tutto l’anno scorso ho speso solo 99,51 euro. Nessun altro beneficio”.
Ancora meno prendono i consiglieri di circoscrizione: “Anche nel nostro caso il compenso è la somma dei gettoni - ha spiegato Zardini -. Il nostro ci viene pagato solo 50 euro l’uno. Il massimo a cui sono arrivato a prendere in un mese ammonta a 250 euro. Abbiamo a disposizione una tessera per entrare in Fiera e qualche volta, se il presidente vuole, ci viene dato qualche biglietto per qualche spettacolo”.
“Il mio compenso mensile si aggira intorno ai mille euro netti al mese – ha detto Segattini -. Il lordo è di circa 1400 euro e in base al reddito personale, va calcolata l’aliquota da sottrarre, essendo uno stipendio aggiuntivo. Il mio compenso non è altro che la somma dei gettoni a Consiglio Comunale e a Commissione a cui partecipo. Il 10%, poi lo verso al Pd, il mio partito”. Beschin ci dice la stessa cosa, aggiungendo altri particolari: “Non recepiamo il compenso in tutti i mesi, perché ad agosto non ci sono né Consigli né Commissioni. Un consigliere, se è a capo di una Commissione non percepisce nulla in più rispetto agli altri. Abbiamo poi un rimborso spese telefoniche da 25 euro al mese, una chiavetta internet per traffico mensile praticamente illimitato, un abbonamento all’Hellas e uno al Chievo, ogni tanto qualche biglietto a qualche spettacolo e nessuna indennità su infortuni o malattie. Io se sto male e salto qualche Consiglio non prendo nessun gettone. In media al mese prendo circa 850 euro”.
Diversa è la faccenda per Matteo Gelmetti: “Prendo circa 2mila euro lordi, quindi per me il netto ammonta circa a 1.800 euro. Si tratta di uno stipendio fisso. Abbiamo, noi presidenti, un rimborso per le spese telefoniche fino a un massimo di mille euro. Io in tutto l’anno scorso ho speso solo 99,51 euro. Nessun altro beneficio”.
Ancora meno prendono i consiglieri di circoscrizione: “Anche nel nostro caso il compenso è la somma dei gettoni - ha spiegato Zardini -. Il nostro ci viene pagato solo 50 euro l’uno. Il massimo a cui sono arrivato a prendere in un mese ammonta a 250 euro. Abbiamo a disposizione una tessera per entrare in Fiera e qualche volta, se il presidente vuole, ci viene dato qualche biglietto per qualche spettacolo”.
Francesco Iann
26 gennaio 2010 15:00
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