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Cronaca

Ecco il regolamento del campo nomadi

Il documento il frutto del lavoro di vigili e dei servizi demografici

La Giunta ha approvato ieri il regolamento che riguarderà l’area di sosta attrezzata per nomadi e sinti, denominata Forte Azzano. Il documento, che sarà ora sottoposto all’attenzione del Consiglio comunale, è stato illustrato dal sindaco Flavio Tosi insieme al Comandante della Polizia municipale Luigi Altamura.

“Il regolamento - ha detto il Sindaco - è il frutto del lavoro congiunto della Polizia municipale e dei Servizi demografici del Comune di Verona, che hanno provveduto a censire le persone presenti nell’unico campo nomadi situato a Verona, individuando la presenza di circa 100 persone, delle quali 30 minori, quasi tutti cittadini italiani residenti a Verona da molti anni.

"Fino ad oggi – ha aggiunto il Sindaco - Forte Azzano non era sottoposto ad alcuna regolamentazione, nonostante fosse stato teatro negli anni passati di alcuni episodi di tensione. Il regolamento elaborato dalla Giunta è stato ispirato da quello vigente, da tempo e con buoni risultati, in altre realtà simili presenti in città come Torino, Milano e Bologna”.

Il regolamento stabilisce principalmente la capienza massima dell’area fissata a 120 persone
; l’istituzione di una Commissione per la gestione delle aree di sosta attrezzate costituita da un dirigente scelto dal sindaco, dal comandante della Polizia municipale, da un dirigente dei Servizi sociali, dei Servizi demografici, del Patrimonio e dal presidente della 5ª Circoscrizione.

Il regolamento stabilisce inoltre che la gestione delle aree verrà affidata al settore Patrimonio del Comune d’intesa con il settore Servizi sociali mentre la Polizia municipale vigilerà sul rispetto delle norme del regolamento; l’istituzione di uno o più rappresentanti del campo designati dagli utenti della zona di sosta che parteciperanno alla gestione dell’area al fine di ottenere un adeguato grado di condivisione delle scelte dell’Amministrazione; l’ammissione dei nomadi all’area di sosta presuppone il possesso dei documenti d’identità validi per tutti i componenti della famiglia e del permesso di soggiorno in caso di stranieri, la non disposizione di altro alloggio, l’assenza di autorizzazione alla sosta in altre aree italiane e l’assenza di precedenti provvedimenti di allontanamento da aree di sosta; l’autorizzazione alla permanenza è di durata annuale e dietro pagamento di canone mensile; possono essere autorizzate soste provvisorie per la durata massima di quindici giorni.

Costituirà motivo di revoca dell’autorizzazione alla sosta il reiterato inadempimento da parte dei propri figli dell’obbligo scolastico previsto dalla legge; la mancata vigilanza sui minori da parte di chi esercita la potestà parentale; la condanna per reati contro il patrimonio o le persone; il mancato pagamento del canone o dei consumi di utenze e raccolta rifiuti per un periodo superiore a tre mesi. Il regolamento stabilisce inoltre alcune norme di comportamento da tenere all’interno dell’ area di sosta, come la manutenzione ordinaria della piazzola assegnata, l’uso dei contenitori per la raccolta dei rifiuti, il divieto di comportamenti volti a danneggiare le strutture ed i servizi del campo.

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