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Cronaca

Lotta al traffico di droga: finisce in manette anche "Lady Cocaina"

Da sette anni era ricercata in mezzo mondo dopo l'operazione della finanza veronese "el dotor". Ritrovata in Canada, oggi è stata estradata in Italia grazie all'identificazione delle fiamme gialle

La guardia di finanza scaligera continua la sua lotta alla droga, e questa volta si registra un incredibile successo. E' infatti finita nelle prime ore della mattinata di oggi la latitanza, durata ben 7 anni, della "Lady Cocaina" coinvolta nell’operazione “el dotor”, svolta dalla Guardia di Finanza di Verona tra il 2004 e il 2005.  L’indagine della sezione mobile del nucleo di polizia tributaria di Verona era riuscita a disarticolare un sodalizio criminale composto prevalentemente da cittadini dominicani e colombiani che, con la complicità di alcuni soggetti italiani con interessi nel veronese, era sistematicamente organizzato per l’importazione di cocaina dal Sudamerica in Italia, Belgio e Germania

L'OPERAZIONE - Nel 2004 e nel 2005 furono ben sessanta i chilogrammi di cocaina sequestrati e oltre 22 gli arresti in flagranza effettuati dalla guardia di finanza di Verona anche con la collaborazione del gruppo della guardia di finanza di Malpensa (VA) e delle polizie olandese e tedesca.  Lo stupefacente arrivava in Europa occultato nelle più diverse maniere: all’interno di forme di formaggio, di bottiglie di rhum, in confezioni di shampoo e balsamo per capelli o in valige con doppifondi impercettibili costruiti ad arte in vetroresina. Tra i destinatari delle successive 21 ordinanze di carcerazione disposte il 7 novembre 2005 dall’autorità giudiziaria veronese figurava anche “Lady Cocaina”, una trentacinquenne di origini venezuelane, vero e proprio trait d’union tra i narcotrafficanti dominicani e i cartelli della droga colombiani.

LA LATITANZA - La donna in questi anni era riuscita a far perdere le proprie tracce. Per fare questo utilizzava diversi nomi, tutti falsi, nei suoi spostamenti tra il Nord Europa, il Sudamerica ed il Canada. Da ultimo, quando la polizia canadese l’ha individuata ad Ottawa, si è presentata come Marcia Altagracia, dominicana.  Grazie all’Interpol e al riconoscimento effettuato dai militari della Guardia di Finanza di Verona che a suo tempo l’avevano fotografata nel corso delle indagini durante i suoi passaggi da Verona, è stato possibile rivelare la vera identità della trentacinquenne e consentirne l’arresto nel paese nordamericano e l’estradizione in Italia. Oggi, scortata da personale dell’Interpol, è arrivata all’aeroporto internazionale di Roma-Fiumicino per essere associata definitivamente al carcere romano di Rebibbia.

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