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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Villafranca di Verona / Via Cavour

Dossobuono: centro massaggi a "luci rosse" chiuso dai carabinieri

Un'operazione che si è svolta venerdì venerdì 25 gennaio a Dossobuono a portato alla luce un'attività illecita gestita da una donna cinese di 31 anni che ora dovrà rispondere di sfruttamento della prostituzione

Le prime indagini dei carabinieri della stazione di Villafranca erano iniziate già a metà gennaio, quando sono nati i primi sospetti sull'attività di un centro massaggi orientali, situato in via Cavour a Dossobuono.

L'OPERAZIONE - Venerdì 25 gennaio, intorno alle 13.30, una decina di carabinieri, anticipati da alcuni colleghi infiltrati in abiti borghesi, hanno fatto irruzione nel centro procedendo con la perquisizione dei locali. Sono state identificate all'interno tre cittadine cinesi, la titolare e due massaggiatrici, e una ragazza italiana, responsabile tecnica dell'attività, risultata però estranea ai fatti. 

I CLIENTI - Grazie anche all'identificazione di alcuni clienti, le indagini hanno consentito di appurare che dietro ad un'apparentemente normale attività estetica, si nascondeva una prassi fatta di prestazioni sessuali a pagamento. Quest'ultime andavano a maggiorare il prezzo inizialmente pattuito per il solo trattamento estetico, portando il costo medio ad oscillare tra gli 80 e i 100 euro. Le dipendenti inizialmente non accennavano ad alcuna prestazione sessuale, ma bensì venivano proposte al termine del regolare massaggio come "trattamento romantico".

LE ACCUSE - Nei guai è finita la titolare, Z. S. cinese di 31 anni. Il pagamento infatti veniva fatto direttamente a lei in cassa, al termine del "massaggio". La stessa titolare poi, alla fine del mese, divideva gli incassi dell'attività illecita con le due connazionali. Questo comportamento trasforma l'iniziale accusa di favoreggiamento della prostituzione a carico della donna, in sfruttamento. Un'accusa ben più grave che ne ha provocato l'arresto a fine operazione. Le due collaboratrici invece sono state sentite solamente come persone informate sui fatti ed in seguito rilasciate. I locali del centro sono tuttora sotto sequestro. Sono in corso inoltre anche alcuni controlli fiscali, dal momento che alcuni clienti hanno dichiarato che anche in caso di semplice massaggio, non veniva sempre emesso lo scontrino fiscale.

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