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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Donna spaventata dal suo comportamento aggressivo denuncia il marito: la polizia gli sequestra due balestre e una pistola giocattolo

L'invito della questura di Verona in merito alle potenziali violenze in famiglia: «Denunciare anche di fronte a forme di violenza psicologica»

La questura di Verona riferisce in una nota dell'intervento da parte delle volanti della polizia di Stato avvenuto nella mattina di ieri e che sarebbe stato determinato dalla condizione di «violenza psicologica e di timore da parte di una mamma nei confronti delle sue figlie». Secondo ciò che viene riportato dalle forze dell'ordine, la donna in questione avrebbe «origine sovietica» e sarebbe già stata «oggetto di violenze nel passato». Costei avrebbe in merito «sporto denuncia, nel 2021, nei confronti del marito», il quale, spiegano sempre dalla questura scaligera, sarebbe poi stato raggiunto da «un ammonimento da parte del questore della Provincia di Verona». In tale circostanza, le volanti sarebbero «intervenute nella loro abitazione» e gli agenti avrebbero poi «raccolto le lamentele della donna», la quale nell'occasione avrebbe dichiarato di «essere stata colpita con schiaffi al volto e spinte». La donna avrebbe inoltre raccontato di «altri episodi di violenze fisiche subite». A seguito del suddetto provvedimento amministrativo, spiega la nota della questura, la situazione familiare «sembrava migliorata».

Il periodo di calma apparente, tuttavia, si sarebbe però interrotto nel tardo pomeriggio di giovedì, quando la donna, mentre si si sarebbe trovata al supermercato, avrebbe ricevuto un sms dalla figlia. Quest'ultima, spaventata, le avrebbe raccontato di «una lite in atto tra lei, sua sorella ed il padre». La donna, riferisce sempre la questura di Verona, si sarebbe a quel punto «precipitata a casa per tranquillizzare le ragazzine e portarle a fare una passeggiata, nella speranza che dopo qualche ora la situazione potesse tornare alla calma». Una volta però rientrate, madre e figlie si sarebbero trovate davanti l’uomo «in stato di forte agitazione». Nella mattinata di ieri, spiega dunque la nota della questura scaligera, la donna avrebbe deciso di chiedere l’intervento del 113 per «denunciare quanto accaduto», dichiarando alla polizia di «essere spaventata dai ripetuti comportamenti dell’uomo anche nei confronti delle figlie e dal fatto che quest’ultimo, a suo dire in possesso di una pistola di cui lei non conosceva l’esatta natura e di due balestre con relativi dardi, l’avesse più volte minacciata di colpirla con vari oggetti di casa».

A fronte di tale racconto, gli agenti delle volanti, una volta raccolte tutte le informazioni in sede di denuncia, si sono precipitati presso l’abitazione della donna. Qui, riporta ancora la nota della questura di Verona, i poliziotti avrebbero effettivamente «rinvenuto, alla presenza del quarantacinquenne, le due balestre con i rispettivi dardi ed una scatola contenente una fedele riproduzione a salve della pistola utilizzata dalle forze di polizia, peraltro sprovvista del tappo rosso occlusivo della canna». A quel punto, gli agenti hanno subito provveduto a «ritirarla in via cautelare». Dalla questura, infatti, spiegano che «benché il semplice uso o porto di un giocattolo riproducente un’arma sprovvista di tappo rosso non sia previsto dalla legge come reato, è compito dell’Autorità di P.S. valutare la pericolosità sociale del soggetto al fine di adottare, laddove non riesce ad arrivare la sanzione penale, ogni strumento utile al fine di contrastare condotte violente e aggressive da parte di singoli o gruppi in settori particolarmente sensibili dell’ordinamento, come, nel caso di specie, quello delle violenze domestiche».

In ultima istanza, dalla questura veronese sottolineano l'importanza degli «strumenti di carattere amministrativo» che vedono il loro fulcro intorno al questore. Tali strumenti, viene infatti spiegato nella nota della questura, «stanno acquisendo una centralità sempre più marcata con provvedimenti che non ammettono esitazioni di fronte a fenomeni di violenza domestica o di violenza di genere in cui vanno immediatamente interrotti i percorsi di escalation, anche quando esercitati con violenza psicologica per evitare che possano giungere ad esiti drammatici come purtroppo spesso raccontano le cronache».

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