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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Valverde / Piazza Pradaval

A Verona con documenti falsi, da 10 anni era destinatario di un decreto di espulsione

Quando i carabinieri di Verona lo hanno fermato in piazza Pradaval, ha mostrato loro una carta d'identità romena plastificata apparentemente regolare, ma ulteriori approfondimenti hanno portato alla luce la sua vera identità

Da circa 10 anni era destinatario di un decreto di espulsione, ma sarebbe rimasto a Verona grazie ad un documento falso. Sono stati i carabinieri della Sezione Radiomobile di Verona, nel corso di un servizio di routine in piazza Pradaval, ad identificare l'uomo proveniente dalla zona dei Balcani, il quale ha esibito una carta d'identità romena plastificata valida per muoversi sul territorio nazionale quando gli è stato chiesto di mostrare un documento. 

Tutto inizialmente sembrava essere in regola, ma la memoria storica dei componenti dell'equipaggio e la tipologia del documento li ha indotti ad approfondire gli accertamenti, così il fermato è stato accompagnato nella caserma di via Salvo D'Acquisto. 

Gli accertamenti eseguiti per mezzo del Sistema A.F.I.S. (Automated Fingerprint Identification System), avrebbero portato alla luce che l'uomo non era di nazionalità romena ma bensì moldava e che inoltre risultava essere destinatario di un decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Verona nel 2010. Visto il lungo periodo di tempo trascorso nella città scaligera dal 45 enne, e visti i numerosi precedenti di polizia, sono partite delle indagini di approfondimento interpellando anche le autorità romene, che hanno permesso di scoprire che i dati erano completamente falsi.
L'attività investigativa dunque andrà avanti, per accertare in quante occasioni B.V., disoccupato e senza fissa dimora, sia riuscito ad utilizzare il documento grazie a cui è riuscito a farsi intestare vari contratti telefonici.

Arrestato con l'accusa di false attestazioni sulla propria identità fornite ai carabinieri, è stato condotto nella camera di sicurezza in attesa di essere giudicato con rito direttissimo martedì: convalidato il provvedimento, l'autorità giudiziaria ha rinviato il processo al 27 settembre. 

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