Nei giorni scorsi i controlli messi in atto dalla Polizia Stradale di Verona, hanno portato all'arresto di tre persone trovate in possesso di documenti contraffatti. 

Nel primo caso a finire in manette, per falsificazione di documenti validi per l'espatrio, è stato B.A, moldavo di 22 anni domicliato in provincia. Fermato da una pattuglia, che ha eseguito anche alcune verifiche sull'auto, il giovane ha esibito una carta d'identità apparentmente emessa in Romania. L'analisi degli agenti però ha mostrato che si trattava di una carta contraffatta e per il 22enne sono iniziati i guai. 
Condotto al tribunale di Verona per il rito direttissimo, il moldavo è stato condannato ad 1 anno di reclusione, con pena sospesa e i benefici del patteggiamento. 

A.H. invece, cittadino ghanese di 37 anni residente a Reggio Emilia, oltre alla carta d'identità è stato trovato in possesso anche di un permesso di soggiorno falsificato, entrambi esibiti agli agenti al momento del controllo autostradale. Una volta scoperto, lo straniero è stato arrestato, con il giudice che lo ha condannato ad una pena, poi sospesa, di 1 anno di reclusione. 

Il terzo a finire in manette è stato infine un 34enne domiciliato a Vercelli ma di origini ucraine, B.S., che nel corso di un controllo ha esibito ai poliziotti la patente di guida e una carta d'identità valida per l'espatrio e apparentemente emessa dalle autorità romene. Alcune piccole imprecisioni presenti su entrambi i documenti hanno però insospettito gli agenti, che hanno così di deciso di approfondire le verifiche scoprendo la loro contraffazione. 
Arrestato, il 34enne è stato condotto davanati all'autorità giudiziaria, che lo ha rimesso in libertà in attesa dell'udienza che si terrà nel febbraio 2018.