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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Divieto per chi ha "disabilit intellettive e relazionali"

Gli altri parchi divertimento interpretano la norma in maniera estensiva, Gardaland no.

Il regolamento di Gardaland proibisce a persone con disabilità motorie o cardiopatie di usufruire di alcune attrazioni, per ovvie ragioni di sicurezza. Ma estende questo divieto a non meglio definite persone "con disabilità intellettive e relazionali". Qui sta il nocciolo del problema. "Non è una disabilità psichica - afferma il coordinatore nazionale di CoorDown Sergio Silvestre - non si possono bloccare persone solo guardando i tratti somatici. Anche se hanno gli occhi a mandorla non è detto che non siano in grado di affrontare una giostra. Tanto più se accompagnati da un adulto".

Il buco è normativo. Manca, infatti, una definizione precisa della sindrome di Down tale da spazzare via i dubbi e rendere la situazione meno ambigua. Le assicurazioni potrebbero rifiutarsi di pagare in caso di incidenti. Ma gli altri parchi divertimenti fanno una scelta diversa, permettendo ai disabili di salire se accompagnati da un adulto.

La causa della diversità di interpretazione viene dalll'alto. Direttamente dalla proprietà di Gardaland: la Merlin, multinazionale che possiede diversi parchi divertimento in Europa. Nel 2005, infatti, una ruota panoramica a Londra si bloccò. Un ragazzo affetto da sindrome di Down preso dal panico si buttò giù, uccidendosi. "Ma il malcapitato non era accompagnato da nessun familiare - sottolinea Sergio Silvestre - non sarebbe successo se non fosse stato solo. Gardaland in questo modo dà per scontato che le famiglie non siano in grado di gestire queste situazioni. Ma non è affatto così".

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