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Cronaca

Pericolo per la salute, divieto di pesca all'anguilla sul Garda

La Provincia da' seguito all'ordinanza del Ministero della Salute che ne aveva vietato la pesca (anche sportiva) e il consumo per possibile contaminazione di agenti tossici

Arriva la proroga di un anno al divieto di pesca delle anguille. Lo ha deciso la Provincia di Verona, con decreto del presidente Giovanni Miozzi del 28 giugno scorso riguadante tutto il lago di Garda. L'obiettivo è quello di tutelare la salute dei consumatori. La Provincia ha infatti preso atto della recente ordinanza del Ministero della Salute in merito alla gestione del rischio per la salute umana connessa al consumo di anguille contaminate da policloruridifenili (Pcb) provenienti dal lago di Garda.

"Ne ha data piena efficacia - spiega una nota - attraverso l'adozione, come per le precedenti due annualità, del divieto di pesca di questa specie nel Benaco. Nel dettaglio, è stato istituito il divieto di pesca dell'anguilla sia professionale che sportivo-dilettantistica sul lago di Garda". Inoltre si è stabilito il divieto, per i pescatori professionisti e dilettanti, di trattenere e detenere esemplari di anguilla sul luogo di pesca. Nel decreto della Provincia, infine, si stabilisce che le anguille che verranno catturate nel lago dovranno essere immediatamente liberate in loco. Il divieto sarà in vigore per altri 12 mesi.

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