Doveva essere un normale controllo di routine quello di venerdì 21 ottobre alle 9.30 sulla A4. Direzione Venezia. Ma Said Hajjaji, incensurato 22enne di origine marocchina residente a Parabiago, nel Milanese, non è riuscito a tenere i nervi saldi. I due agenti della polizia stradale di Verona Sud che lo avevano fermato nel territorio di Colognola ai Colli hanno iniziato subito a insospettirsi. La perquisizione personale aveva avuto esito negativo, ma non appena uno dei due poliziotti ha alzato uno dei sedili posteriori della Megane Scenic su cui era alla guida, il giovane ha tentato di fuggire.

Ha attraversato di corsa la piazzola di sosta per poi scavalcare la recinzione di delimitazione autostradale. La sua fuga è finita in un cortile di una ditta adiacente, fermato dalla forze dell'ordine. La ragione dell'inseguimento è risultata subito chiara: nei due vani esterni posteriori del veicolo, infatti, sono stati trovati quasi dieci chili di hashish, divisi in dieci involucri a forma di parallelepipedo. Valore stimato tra 80mila e 90mila euro. Le indagini ora proseguono per capire dove fosse diretto il giovane, che probabilmente faceva il corriere sulla Milano-Venezia. Ma il tragitto di questa spedizione è finito nel carcere di Montorio. La Scenic, vecchia di dodici o tredici anni, è risultata essere di proprietà di un 30enne pregiudicato milanese residente a Confienza (Pv). Gli inquirenti stanno battendo anche questa pista per cercare di fare luce sul traffico di droga intercettato venerdì.