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Cronaca Pastrengo / Via Maggiore Alessandro Negri di Sanfront

Delitto di Pastrengo. Il coltello forse preso nella casa di Alessandra Maffezzoli

Non c'è ancora la certezza assoluta, ma dopo un sopralluogo gli investigatori pensano che l'arma fosse presente nella cucina della vittima e che Jean Luca Falchetto l'abbia presa lì

Un nuovo tassello nel puzzle del delitto di Pastrengo potrebbe essere stato inserito. L'autopsia aveva chiarito che Alessandra Maffezzoli l'8 giugno era stata uccisa con sette coltellate al cuore, dopo una violenta lite con l'ex compagno Jean Luca Falchetto.

Sull'arma del delitto, trovata dietro un armadio, si sono poi concentrate le attenzioni degli investigatori, per capire se il reo confesso se l'era portata da casa oppure no. Il dettaglio è rilevante ai fini dell'aggravante della premeditazione che pende sulla testa di Jean Luca Falchetto. Dal sopralluogo effettuato dai carabinieri venerdì 17 giugno, come scritto su L'Arena, pare che l'arma sia un normale coltello da cucina già presente nella casa della vittima. Nessuna certezza assoluta, ma al momento questa è l'ipotesi più attendibile.

Intanto dopo il funerale e la prima fiaccolata a Garda, si avvicina il giorno della seconda fiaccolata in memoria di Alessandra Maffezzoli e delle vittime di femminicidio come lei. È programmata per giovedì prossimo, 23 giugno, a Pastrengo con partenza dal Municipio e arrivo di fronte alla casa della donna.

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