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Cronaca Centro storico / Via Ponte di Pietra

Acquistati 2 defibrillatori con il denaro residuo del rimpatrio della salma di Renzo Zigiotto

Il comitato degli amici di Renzo Zigiotto avviò una raccolta fondi per riportare in patria il corpo dell'amico deceduto a Cefalonia in un incidente stradale e il denaro avanzato verrà interamente devoluto in beneficienza

Il comitato che quest'estate ha avviato la raccolta fondi per il rimpatrio della salma di Renzo Zigiotto, il veronese deceduto in un incidente stradale a Cefalonia, ha incontrato oggi il Sindaco Flavio Tosi per illustrargli la decisione di destinare le somme residue per l'acquisto di 2 defibrillatori, che verranno posizionati in piazza Risorgimento a San Massimo e in piazza Corrubio a San Zeno. Presenti all'incontro, insieme all'assessore allo Sport Alberto Bozza, l'avvocato Massimo Bertolani, la compagna di Renzo Zigiotto Sabrina Reale, l'amico Franco Marchioretti e i titolari dei bar “La terrazza al Ponte” Nicola Sogliacchi e “Caffè Oro Bianco” Alan Ceruti, i due punti di raccolta delle donazioni.
L'Amministrazione comunale si è messa subito a disposizione, contattando prima la Farnesina e poi le autorità greche, per agevolare il rientro a Verona della salma” spiega il Sindaco: “anche in questa vicenda i cittadini veronesi hanno dimostrato la loro grande generosità, e in particolare sono stati un esempio di solidarietà concreta gli amici della curva sud. Apprezzo la scelta del comitato di impiegare la somma residua nell'acquisto di defibrillatori: qualcuno potrà aver salva la vita grazie a questi apparecchi, che verranno donati”.
“Per consentire il rimpatrio della salma e la sua tumulazione nel cimitero cittadino, oltre che per il pagamento delle spese sanitarie sostenute a Cefalonia - spiega l'avvocato Bertolani - il comitato degli amici di Renzo Zigiotto ha avviato una raccolta fondi che in pochi giorni ha raggiunto la somma di 19.500 euro. Di questi, circa 7 mila sono stati spesi per il trasporto della salma e la tumulazione, mentre 2.250 sono già stati donati ad associazioni di volontariato del territorio. Dei restanti 10 mila euro, ne verranno impiegati poco più di 6 mila per l'acquisto dei defibrillatori, aderendo al progetto “Verona città cardioprotetta”, mentre circa 4 mila saranno trattenuti in attesa che l'ospedale di Cefalonia produca i documenti fiscali relativi alla richiesta di rimborso di oltre 4 mila euro per spese sanitarie”.

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