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Cronaca Valverde / Via della Valverde

Vaccini, scontro tra Zaia e Lorenzin. Codacons: "Il Veneto ha ragione"

La Regione ha varato una moratoria sul decreto vaccini fino al 2019. Il ministro contrattacca, ma l'associazione dei consumatori si schiera con il Veneto: "Scelta legittima"

Si scrive regime transitorio ma si legge proroga. I tecnici della Regione Veneto hanno decretato una moratoria sul decreto vaccini per i bambini tra zero e sei anni valida fino al 2019. Una decisione che ha fatto scattare la risposta del ministro Lorenzin che sul decreto vaccini ci ha messo la firma e la faccia. Il ministro ha dichiarato che la Regione Veneto sarà responsabile di possibili epidemie e il presidente Luca Zaia, tramite Ansa, ha replicato:

Lorenzin minaccia la migliore sanità d'Italia. Se ci saranno epidemie non saranno certo in Veneto, ma nelle regioni dove non si vaccina. Coercizione crea abbandono vaccinale, serve dialogo con i genitori come facciamo noi. Il Veneto ha un modello vaccinale da 10 anni basato sul non obbligo vaccinale, abbiamo belle performance di vaccinazione perchè noi dialoghiamo con i genitori. Il ministro Lorenzin dovrebbe preoccuparsi di quelle regioni che non hanno ancora l'anagrafe vaccinale, il Veneto è l'unica regione d'Italia che ha l'anagrafe vaccinale informatizzata. Questa legge della Lorenzin è stata fatta perchè qualcuno in Italia non vaccina e non è di certo il Veneto.

E dalla parte del Veneto si è schierato anche il Codacons.

La decisione della Regione Veneto di prorogare fino al 2019 le nuove disposizioni sulle vaccinazioni è pienamente legittima, perché la Costituzione riconosce alle amministrazioni regionali piena autonomia su alcune materie come la sanità - scrivono dall'associazione dei consumatori - La deroga è quanto mai necessaria per arginare il caos nelle iscrizioni a scuole e asili causato da una legge, quella voluta dal ministro Lorenzin, varata in fretta e furia e piena di errori e zone grigie.

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