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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Decreto super green pass: dall'obbligo terza dose ai trasporti e il lockdown dei non vaccinati, le nuove norme verso il Natale

Inizia l'era del green pass "rafforzato", anche in zona bianca, dal 6 dicembre: tutte le novità contenute nel nuovo decreto-legge Covid che fissa le norme per il periodo natalizio

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi e del ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato ieri, mercoledì 24 novembre, un nuovo decreto-legge che «introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali». Secondo quanto riferito in conferenza stampa dal premier Draghi e dai ministri Speranza e Gelmini, nonché in base a quanto comunicato da palazzo Chigi, il testo del decreto prevede una serie di misure di contenimento della cosiddetta "quarta ondata" della pandemia da Sars-Cov-2 con particolare riferimento a quattro ambiti:

  1. obbligo vaccinale e terza dose;
  2. estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie
  3. istituzione del green pass rafforzato, o cosiddetto "super green pass";
  4. rafforzamento dei controlli e campagne promozionali sulla vaccinazione.

Obbligo vaccinale e terza dose

Il decreto legge prevede di «estendere l’obbligo vaccinale alla terza dose a decorrere dal 15 dicembre prossimo e con esclusione della possibilità di essere adibiti a mansioni diverse». In sostanza, per quelle categorie di persone verso le quali è previsto l'obbligo vaccinale, ad esempio il personale sanitario, sarà obbligatoria e non più falcoltativa anche la terza somministrazione di vaccino dopo il ciclo primario.

Obbligo vaccinale, quali sono le nuove categorie 

Inoltre il provvedimento stabilisce l’estensione dell’obbligo vaccinale a ulteriori categorie a decorrere dal 15 dicembre. Le nuove categorie coinvolte saranno:

  • personale amministrativo della sanità
  • docenti e personale amministrativo della scuola
  • militari
  • forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria), personale del soccorso pubblico.

Green pass: validità a 9 mesi, obbligatorio negli alberghi e trasporto locale

Il testo approvato ieri prevede che «la durata di validità del green pass viene ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi». L’obbligo di green pass viene esteso a ulteriori settori: alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale e servizi di trasporto pubblico locale.

Il super green pass o green pass rafforzato

A decorrere dal 6 dicembre 2021 viene introdotto il green pass rafforzato. Quest'ultimo vale solo per coloro che sono vaccinati o guariti da Covid-19, pertanto non verrà rilasciato a seguito di un tampone con esito negativo. Il nuovo certificato verde rafforzato, o super green pass, cioè rilasciato ai soli vaccinati o guariti, servirà per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla nei seguenti ambiti:

  • Spettacoli
  • Spettatori di eventi sportivi
  • Ristorazione al chiuso
  • Feste e discoteche
  • Cerimonie pubbliche

La stessa nota di palazzo Chigi poi chiarisce che anche in caso di passaggio in zona arancione, per una Regione le restrizioni e le limitazioni previste non scattano, ma alle varie attività, dai ristoranti e bar ai teatri e cinema, feste o discoteche, potranno a quel punto accedere sempre e soltanto i detentori del super green pass o certificato verde rafforzato, in sostanza dunque soltanto i vaccinati o i guariti da Covid-19.

Tuttavia, ed è senz'altro questa la questione che più ha fatto e farà discutere, l'introduzione del super green pass è prevista dall'ultimo decreto-legge Covid del governo già a partire dalla zona bianca. Palazzo Chigi spiega il tutto così: «Dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 è previsto che il green pass rafforzato per lo svolgimento delle attività, che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla, debba essere utilizzato anche in zona bianca».

Il «Natale normale» per i vaccinati

È chiaro come per chi si sia già vaccinato oppure sia guarito da Covid nei precedenti sei mesi e viva in una Regione zona bianca nulla cambi. A mutare considerevolmente è invece la vita dei non vaccinati: chi insomma oggi in zona bianca può ancora accedere a un ristorante, al teatro o al cinema, oppure andare allo stadio, avendo cura di ottenere il tradizionale green pass attraverso l'esito negativo di un tampone, ebbene, a partire dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 non potrà più farlo. Durante questo arco di tempo che, non a caso, copre il periodo delle vacanze natalizie, i non vaccinati saranno infatti privati della possibilità di fruire di qualsiasi attività nell'ambito di spettacoli, eventi sportivi, ristorazione al chiuso, partecipare a feste, frequentare discoteche o cerimonie pubbliche, poiché a loro sarà preclusa la possibilità di ottenere il super green pass o certificato verde rafforzato che, solo, consente l'accesso a tali servizi ed attività.

Anche ai non vaccinati sarà invece comunque consentito di continuare ad andare a lavorare, purché ottengano il tradizionale certificato verde a seguito di tampone negativo. Resta inoltre ammesso a tutti svolgere attività e frurire di servizi ritenuti "essenziali", come il fare la spesa al supermercato, in quest'ultimo caso senza ovviamente dover ottenere alcun certificato verde di sorta. 

In sostanza, dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022, sarà vigente in Italia quello che, al di qua degli eufemismi, possiamo senz'altro definire il "lockdown dei non vaccinati". Indicative sono state in tal senso le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi al termine della conferenza stampa di ieri: «Spero che sia un Natale normale, questo, se abbiamo un po' di restrizioni, diciamo per i vaccinati è normale già questo Natale e speriamo poi che la pandemia si evolva in maniera tale che il prossimo Natale sarà veramente un "Natale per tutti", questo è quello che vogliamo riconquistare, che lo sia per tutti, bisogna che anche coloro che da oggi saranno oggetto di restrizioni, oppure a cui comunque saranno riservate le restrizioni, possano tornare ad essere parte della società con tutti noi».

Parole quelle del premier Mario Draghi che, pur esprimendo un auspicio condivisibile, evidentemente, certificano al contempo come con l'ultimo decreto-legge Covid, in Italia attraverso il dispositivo del super green pass si sia dinanzi al compiersi di una fondazione sociale (transitoria?), la "comunità dei vaccinati", attraverso un processo di esclusione, ovvero identificando come altro da sé, come altro da ciò che fa comunità, quell'insieme di persone che non si è vaccinato per scelta e che il presidente del Consiglio spera, un giorno, possa «tornare ad essere parte della società con tutti noi».

La conferenza stampa del 24 novembre 2021

Altre misure previste dal decreto-legge

Sarà disposto un «rafforzamento dei controlli da parte delle prefetture» che devono prevedere un «piano provinciale per l’effettuazione di costanti controlli entro 5 giorni dall’entrata in vigore del testo» e sono obbligate a redigere una «relazione settimanale da inviare al Ministero dell’interno».

Palazzo Chigi spiega inoltre che «sarà potenziata la campagna di comunicazione in favore della vaccinazione». Il governo ha assunto ed ha intenzione di assumere in via amministrativa altre decisioni. Tra queste vengono ricordate le seguenti:

  • è già consentita la terza dose dopo 5 mesi dalla seconda;
  • aprirà da subito la possibilità di prenotare ed effettuare la terza dose per gli under 40, il ministro Speranza ha indicato a tal riguardo la data dell'1 dicembre 2021;
  • se autorizzate, potranno essere avviate campagne vaccinali per la fascia di età 5-12 anni.

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