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Cronaca Cologna Veneta

Danni subiti dagli operai Miteni: la Cgil nazionale bracca il tribunale di Vicenza

Mentre la galassia ecologista berica prosegue la sua opera di sensibilizzazione per la contaminazione da derivati del fluoro attribuita alla ditta della valle dell'Agno, il sindacato aumenta il pressing sui magistrati affinché non sia archiviata l'inchiesta che riguarda gli effetti avversi delle sostanze sui dipendenti

La Cgil nazionale starà col fiato sul collo al tribunale di Vicenza che nei prossimi giorni è chiamato a decidere sulla richiesta di archiviazione che la procura della città palladiana ha inoltrato al Gip rispetto all'inchiesta sui danni patiti dagli operai della Miteni, l'industria chimica della valle dell'Agno nell'Ovest vicentino da anni al centro dell'affaire Pfas. È questo quanto è emerso venerdì 10 marzo durante l'incontro organizzato al teatro di Bertesina proprio a Vicenza. In quell'occasione infatti il sindacato ha presentato un suo documentario sui risvolti sanitari dell'affaire Pfas giustappunto in relazione alle ricadute sulla salute dei dipendenti. Il lavoro è stato curato dal giornalista Gianni Poggi col supporto della Link video di Trissino.

Le bordate di Basso e Zanini

«Questo percorso che ha visto protagonista la Cgil di Vicenza è un percorso emblematico che ha visto la partecipazione del nostro segretario nazionale Maurizio Landini nonché dei vertici veneti del nostra sigla» ha spiegato venerdì Tiziana Basso ossia il segretario generale della Cgil per il Veneto. Altrettanto determinato è Giampaolo Zanni, segretario generale della Cgil per il Vicentino. Zanni in una nota diramata infatti ha spiegato che il documentario prodotto dalla Cgil «vuole essere una forte richiesta di verità e di giustizia su quanto accaduto».

Il procedimento giudiziario

«Le indagini sui danni ai lavoratori e sulle responsabilità in campo non devono essere archiviate e devono invece trovare nuovo impulso». Si tratta di parole che pesano come macigni che fanno seguito alla presa di posizione dello stesso sindacato che quattro giorni fa aveva ancora una volta mandato un monito al tribunale di Vicenza che a metà mese dovrà decidere se prosciogliere o meno i vertici della società. Questi ultimi erano stati presi di mira dalla procura in seguito ad un esposto-denuncia del sindacato: il pubblico ministero però ha deciso di chiedere l'archiviazione non ravvedendo reati. Si tratta di una linea che ha scatenato la reazione della Cgil, la quale da settembre dell'anno scorso sta facendo la voce grossa al riguardo. Il fatto poi che all'evento del teatro di Bertesina abbiano preso parte due volti di spicco della lotta alla contaminazione da Pfas come Vincenzo Cordiano (presidente veneto di Isde - Medici per l'ambiente) e Alberto Peruffo (uno degli uomini di punta del collettivo ambientalista Pfas.Land) la dice lunga sull'impegno messo in campo dalla Cgil.

Curia e Confindustria

La cui presa di posizione sul caso Pfas (i Pfas sono i «temutissimi» derivati del fluoro alla base della maxi contaminazione che attribuita alla trissinese Miteni ha colpito il Veneto centrale tra Veronese, Vicentino e Padovano) arriva ad una settimana esatta dal grande convegno organizzato dalla Cei a Vicenza proprio dedicato ai temi dell'ambiente e del caso Pfas in particolare. Peraltro gli echi di quell'incontro si sono avvertiti venerdì sera durante un altro incontro dedicato all'affaire Pfas. Il dibattito era quello organizzato da Cillsa, una associazione ecologista da anni attiva nell'Ovest vicentino. Durante l'evento, che ha avuto luogo presso la biblioteca civica di Arzignano è emerso come la Confindustria di Vicenza abbia cercato, invano peraltro, di ammorbidire la posizione della curia berica nella sua opera di denuncia dell'impatto delle attività produttive sull'Ovest vicentino e sul distretto Agno-Chiampo: concia, chimica e non solo Miteni. Ancora, durante la serata ha preso la parola pure il sindaco Alessia Bevilacqua (qui il video della sua testimonianza). La quale ha fatto il punto della situazione rispetto al progetto della centrale di filtraggio di Canove: opera pensata per abbattere in modo drastico i Pfas presenti nella rete idrica del comprensorio.

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