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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Crisi Fondazione Arena e sindacati. Il Pd: "“Riprendere il dialogo per il rilancio”

Ancora al centro delle polemiche la situazione problematica di Fondazione Arena, dopo che un paio di giorni fa il direttore operativo Tartarotti aveva incontrato Flavio Tosi, i consiglieri Pd lanciano la loro stoccata: "Assumere un tagliatore di teste non risolve i problemi"

Le organizzazioni sindacali della Fondazione Arena prenderanno parte tra due lunedì alla conferenza dei capigruppo del Consiglio comunale dove verranno ascoltate in merito al gravissimo stallo nelle trattative per il rinnovo del contratto integrativo e più in generale sul futuro dell'ex ente lirico.

Nel frattempo dal primo giorno di febbraio Francesca Tartarotti entrerà effettivamente in carica nella veste di direttore operativo della Fondazione, con il preciso compito di ripianare un debito complessivo di circa 24 milioni. La cosiddetta lady di ferro ha già incontrato un paio di giorni fa il sindaco/presidente Flavio Tosi e nelle prossime settimane sarà impegnata nel tentativo di raggiungere un accordo con i sindacati, entro la data del 30 giugno 2016.

“Se qualcuno pensa che basti assumere un tagliatore di teste per risolvere i problemi della Fondazione Arena non ha capito, oppure finge di non capire, la gravità della situazione su cui pesano come macigni precise responsabilità politiche oltre che gestionali” affermano i consiglieri Pd Michele Bertucco ed Eugenio Bertolotti.

“Il fatto che le indennità degli orchestrali siano diventate un problema soltanto adesso, a disastro ormai conclamato, è indice di profonda inefficienza manageriale - proseguono i consiglieri del Pd che poi si domandano - Dov'erano Tosi e Girondini? Per questo motivo si è chiesta la presenza anche del Sindaco e del Sovrintendente. Sappiamo benissimo che è costume del Sindaco, ogni qual volta sorge un problema, mettere la maggiore distanza fisica possibile tra la sua persona e il problema stesso, lo abbiamo visto a vario titolo con le tante promesse naufragate di questa amministrazione, tuttavia non è delegando a terzi il “lavoro sporco” che si riuscirà a ripristinare la giustizia e la dovuta trasparenza sul quasi fallimento di una delle industrie (culturali) più preziose della città. Occorre un preciso piano di rilancio, gestionale, culturale e artistico, che ad oggi ancora manca. L'incontro sarà anche occasione per rinfrescare la memoria a Sindaco e Sovrintendente in merito agli impegni presi meno di due mesi fa in sede di consiglio straordinario”.

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