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Cronaca Borgo Trento / Piazzale Aristide Stefani

Elezioni in pandemia? Crisanti: «Un azzardo». Sull'estate: «Difficile andremo in spiaggia»

«Il sistema delle zone durerà fino all'impatto del vaccino, non prima di ottobre», spiega Crisanti. Quali sono le occasioni maggiori di contagio? «Mangiare insieme, ristoranti e bar»

Con la crisi di governo entrata nel vivo da ieri, una domanda è balenata nella mente di molti italiani: con la pandemia, si può andare a votare? La risposta dovrebbe essere ovvia, e cioè "sì", poiché con le dovute precauzioni fare la fila al seggio non è cosa diversa dal fare la fila al supermercato, oltre al fatto che molti altri Stati lo hanno già fatto (il Portogallo, ad esempio), mentre altri come Israele si apprestano a farlo nel mese di marzo. E, tuttavia, vi è chi come il professor Andrea Crisanti ritiene che andare al voto sarebbe «un azzardo». Le sue dichiarazioni in merito risalgono ad un'intervista rilasciata alla trasmissione radio Un giorno da pecora, durante la quale ha anche affermato che «l'America lo ha pagato caro il voto, c'è stata un'impennata di contagi paurosa».

Interrogato poi sulle tre varianti del virus Sars-CoV-2, quella britannica, brasiliana e sudafricana, il professor Andrea Crisanti ha detto che «delle tre quella che mi preoccupa meno è l'inglese, sulle altre due non si sa ancora molto, ma da esperimenti di laboratorio si è visto che tendono a sfuggire agli anticorpi del vaccino. Però non esiste alcun dato sull'impatto epidemiologico, cioè se in effetti una persona vaccinata poi si infetta più facilmente con la variante brasiliana». 

In merito alle misure sin qui adottate dal governo per contrastare la pandemia, il professor Crisanti ha dichiarato: «La suddivisione in zone ci lascerà in questa situazione intermedia, cioè con questi numeri di casi tutto sommato abbastanza elevati accompagnati da una mortalità non indifferente, ci dovremo abituare a vedere questi 250/300 morti al giorno». Circa l'ipotesi di durata di tale meccanismo delle zone di rischio, il professor Andrea Crisanti ha spiegato: «Andremo avanti fino a che il vaccino non avrà un impatto, e non vorrei spaventare nessuno ma secondo me avrà un impatto verso settembre od ottobre. L'estate dell'anno scorso avevamo 50 casi al giorno, quest'estate dovremo essere più cauti rispetto allo scorso anno, speriamo di poterci andare in spiaggia».

Interrogato poi circa i momenti o luoghi dove maggiormente si rischia di essere contagiati, il professor Crisanti ha risposto così: «A mangiare insieme, a stare insieme e fare aperitivi, ristoranti e bar». All'intervistatore che gli ha fatto notare che in molte Regioni i locali sono chiusi, il professor Crisanti ha replicato: «Infatti i contagi sono diminuiti, al contrario nei negozi non credo ci siano problemi». 

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