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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Erbe

Crisanti e la variante Delta del virus: «Troppo tardi per le zone rosse, ora rimodulare il green pass»

Il professore di Microbiologia critico su alcune decisioni del governo: «Se dai la possibilità al virus di diffondersi e poi emergono varianti resistenti al vaccino qualcuno la responsabilità se la dovrà pur prendere»

«Penso che ci dobbiamo abituare via via ad adattare le regole ed i comportamenti all'evoluzione del virus», a dirlo è il professore ordinario di Microbiologia all'Università di Padova Andrea Crisanti, intervistato su Sky TG24. Crisanti ha quindi evidenziato che «questa variante Delta è stata un po' una sorpresa per tutti, non solo è altamente trasmissibile ma infetta anche con una frequenza all'armante tutte quelle persone che hanno fatto una sola dose, indipendentemente dal vaccino». 

La viariante Delta del coronavirus è dunque per il prof. Andrea Crisanti una «novità che ci deve far riflettere sia sul green pass, sia sull'opportunità di tenere la finale (degli Europei di calcio, ndr) a stadio pieno a Wembley». Tornando a parlare di green pass, il professor Crisanti ha chiarito: «Per me dovrebbe sempre valere il principio precauzionale, se non vogliamo tornare in una situazione di chiusure e restrizioni in autunno, più investiamo adesso e meno è probabile che ci troveremo in una situazione difficile poi quest'autunno».

Sull'ipotesi che in Italia si adottino delle cosiddette "zone rosse" là dove venga rilevata la presenza della variante Delta, il professor Crisanti è apparso piuttosto scettico, spiegando che ormai a suo avviso «è troppo poco e troppo tardi, si doveva impostare una cosa del genere un mese fa, quando c’erano i primi casi». In tal senso, Crisanti ha poi aggiunto: «Adesso con il 20-25% di variante Delta sparsa per l’Italia non riesco ad immaginare come si possa fare. Sarebbe troppo tardivo mettere adesso le zone rosse, con la nostra capacità di sequenziamento e intercettazione delle varianti la vedo difficile».

Nella sua disamina, infine, il professore ordinario di Microbiologia all'Università di Padova Andrea Crisanti non ha mancato di polemizzare con alcune decisioni del governo Draghi, spiegando che «non dobbiamo attribuire agli italiani alcuna colpa, perché se diamo il messaggio che non c’è più pericolo e che tutto è zona bianca poi non è che possiamo lamentarci se i cittadini prendono il treno, il bus affollato o magari vanno in vacanza e si divertono. La battaglia - ha concluso il professor Andrea Crisanti - è esclusivamente politica e bisognerà chiedere a loro quel che succederà, perché se dai la possibilità al virus di diffondersi e poi emergono varianti resistenti al vaccino qualcuno la responsabilità se la dovrà pur prendere».

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