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Cronaca

Crevalcore, per il giudice colpevole il macchinista

Le motivazioni del Gup di Bologna dopo l'assoluzione per i 10 dirigenti Fs

“Colpevoli” del disastro ferroviario di Crevalcore, che il 7 gennaio 2005 provocò 17 morti e decine di feriti, sono il macchinista Vincenzo De Biase e il capotreno Paolo Cinti, entrambi deceduti nello schianto.

Sono queste le conclusioni del Gup di Bologna Andrea Scarpa, che nel maggio scorso ha assolto i 10 imputati del processo, tra i quali tre dirigenti nazionali delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, Michele Mario Elia, Giancarlo Paganelli, e sette dirigenti locali,  per non aver commesso il fatto.
Leggendo le motivazioni della sentenza, quindi, la colpa della tragedia sarebbe esclusivamente di macchinista e capotreno.  Una decisione che dovrebbe portare gli avvocati delle vittime ad impugnare la sentenza stessa. La colpevolezza di macchinista e capotreno starebbe tutta, come si legge ancora nelle motivazioni, "nel mancato rispetto dei segnali e delle regole di condotta poste in modo tale da garantirne la visibilità". Nel verdetto è possibile leggere anche le infrazioni commesse da De Biase, tra le quali i superamento di “quattro tavole distanziometriche, oltre alla mancata cognizione del segnale di avviso e del segnale di partenza disposto al rosso, superandolo senza frenare".

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