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Covid, Sboarina e Girardi in diretta: «Scuole al 93% in presenza? Dati che non tengono conto di nidi e materne»

Sboarina sui dati del ministro dell'Istruzione Bianchi: «Non tiene contro di materne e nidi che sono la situazione più critica. Abbiamo 35 sezioni chiuse su 78 con il 2,2% di bimbi positivi nelle scuole dell'infanzia». A fianco del primo cittadino e del direttore dell'Ulss 9 anche l'ass. all'Istruzione Maellare e il direttore di Atv Bettarello

Giovedì 20 gennaio, presso la sala Arazzi del Comune di Verona, il sindaco Federico Sboarina e l'assessore all’Istruzione Maria Daniela Maellare sono intervenuti per fornire un quadro della "situazione Covid "a Verona. Per fare il punto sull'attuale situazione hanno presenziato all'incontro anche il direttore generale Ulss 9 Scaligera, Pietro Girardi, nonché il presidente di Atv Massimo Bettarello

Il sindaco di Verona ha inaugurato la conferenza facendo subito riferimento a quella che «si sta rivelando la situazione più complicata da gestire» in relazione a contagi e quarantene, ovvero i contesti scolastici, o meglio, le scuole materne e gli asili nido. Il sindaco Sboarina è poi andato subito al punto: «Ho letto e visto i dati esposti ieri dal ministro dell'Istruzione Bianchi sul 93% delle scuole in presenza, ma chiariamo subito che questo dato non tiene conto di materne e nidi (cioè i servizi direttamente gestiti dai Comuni, ndr) che sono, mi permetto di dire, le situazioni effettivamente più critiche anche per le nostre famiglie. Perché è evidente, - ha aggiunto Sboarina - che il ragazzo delle scuole superiori in Dad è un grosso problema ma riesce a gestirsi e non mette in crisi il sistema famiglia. Se invece sta a casa un bambino o una bambina dagli 0 ai 6 anni entra in crisi il "sistema familiare" e, quindi, entra in crisi il "sistema città"». 

Il primo cittadino scaligero ha quindi proseguito così la sua disamina: «Vi dò giusto un dato, così capite subito di cosa stiamo parlando: noi nelle scuole dell'infanzia abbiamo 41 bambini positivi su 1.841, fatti due calcoli è il 2,2% della popolazione dei bambini nelle nostre scuole dell'infanzia. Bene, questo 2,2% ha determinato la chiusura di 35 sezioni su 78, ovvero il 45%. Quindi, il 2,2% dei bambini che sono positivi hanno determinato la chiusura del 45% delle nostre scuole dell'infanzia. Negli asili nido, abbiamo 25 bambini positivi su 1.018, quindi il 2,4% che ha determinato la chiusura di 24 sezioni su 50, ovvero il 48% dei nidi». 

Una situazione insomma ben differente da quella che i numeri del ministro Bianchi elencati ieri parevano raccontare. Il sindaco Sboarina ha poi commentato: «Noi abbiamo insomma, sia per i nidi che per le scuole dell'infanzia, circa il 2% di bambini positivi che hanno determinato oggi la chiusura di quasi il 50% delle nostre sezioni e, addirittura, in alcuni plessi la chiusura totale della scuola. Abbiamo infatti sei plessi completamente chiusi. Ovviamente con tutte le difficoltà comprensibili che devono affrontare la Ulss ed il Sisp per la tracciabilità dei casi, i tamponi e di questo vi dirà il dg Pietro Girardi. Oggi i sindaci, con la normativa attuali, non hanno strumenti: se in una sezione c'è un bambino positivo, si deve chiudere e il 2,2% dei bimbi positivi determina la chiusura del 50% delle sezioni». 

Il sindaco di Verona ha quindi ricordato che «da tempo sostengo che questa fase della pandemia è una fase diversa e che non può più essere gestita con gli stessi strumenti di prima, perché altrimenti si determinano situazioni ingestibili e che mettono in difficoltà le nostre famiglie». Il sindaco ha portato quale esempio del mutato scenario pandemico, il fatto che al 20 gennaio dello scorso anno si contavano 169 positivi nelle 24 ore a Verona, mentre il bollettino di oggi parla per la nostra provincia di 4.532 nuovi casi da ieri. Un segnale evidente di come la diffusione dei contagi sia esponenziale, ma al contempo la tenuta del sistema ospedaliero appare ancora garantita, pur a fronte di tali numeri, grazie alla campagna vaccinale in stadio avanzato. 

Il direttore dell'Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi, a sua volta, ha sottolineato come da lunedì ad oggi le classi nelle scuole veronesi, in tutta la provincia, in qualche modo coinvolte da situazioni di positività Covid, «sono passate da 1.300 a 2.437». Il sindaco ha aggiunto: «Quando Pietro mi ha dato questi dati, gli ho chiesto se erano su base regionale, ma sono quelli su base provinciale. Allora è chiaro che con questi numeri l'attuale fase della pandemia deve essere gestita diversamente, e lo scriverò anche rappresentando la situazione della nostra provincia». Lo stesso dg Girardi ha ricordato come lo scorso anno con incidenza di positività settimanale ogni 100 mila abitati al di sopra dei 250 casi si dovevano chiudere nell'intera Regione tutte le scuole. Oggi il tasso di incidenza di positività è oltre i 2.000 casi, mentre nelle fasce giovanili si sale addirittura oltrre i 4.000 casi, ma la tenuta del sistema sanitario è comunque garantita nonostante numeri dei contagi oggettivamente spropositati rispetto al passato.

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