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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Covid: incidenza in calo nelle Regioni, ma spunta l'ipotesi del coprifuoco anche in zona bianca

Oggi la Conferenza delle Regioni discuterà «l’opportunità di definire indicazioni e misure comuni per la zona bianca»

Con il nuovo monitoraggio da parte della Cabina di regia nazionale in programma venerdì 28 maggio tre Regioni italiane potrebbero ritrovarsi in zona bianca a partire da lunedì 31 maggio, vale a dire Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Non rientra tra queste il Veneto che, pur avendo un'incidenza di positività al di sotto dei 50 casi, dovrà attendere un'altra settimana in tali condizioni per raggiungere le tre consecutive che consentano quindi la classificazione nella zona con meno restrizioni. La nostra Regione, dunque, punta al monitoraggio del 4 giugno per essere poi classificata in zona bianca con effetto da lunedì 7 giugno.

Tuttavia, in queste ore è emersa un'ipotesi che è abbastanza inevitabile appaia a molti poco gradita. Si starebbe infatti facendo strada l'idea di una possibile reintroduzione del "coprifuoco" anche per la zona bianca che, al momento, di per sé non prevederebbe tale norma. Secondo quanto riportato dall'Ansa, infatti, sarebbero gli stessi governatori di Regione a voler «correre ai ripari per non rischiare di tornare indietro». La Sardegna, in effetti, che è stata l'unica Regione italiana a sperimentare la zona bianca, quando lo divenne introdusse la misura del coprifuoco con un'ordinanza regionale apposita. Ciò non impedì ugualmente la successiva escalation di casi positivi al virus ed il progressivo passaggio verso la zona rossa. Ad ogni modo, in questa fase potrebbero invece essere introdotti dei «nuovi meccanismi condivisi a livello nazionale» che avrebbero il compito di "rafforzare" la zona bianca, tutelando dunque il mantenimento di una bassa incidenza di positività tra la popolazione e scongiurando nuove chiusure subito dopo le riaperture appena avvenute. Certo, resta il dubbio che sia davvero il coprifuoco l'arma giusta per ottenere tale scopo.

Al momento, peraltro, la misura del divieto di circolazione nelle ore serali e notturne tranne che per lavoro, necessità o motivi di salute, risulta essere a "scadenza programmata" già nella zona gialla, secondo quanto disposto dal decreto-legge "riaperture anticipate". Il coprifuoco che, attualmente, inizia alle ore 23 fino alle 5 del giorno dopo, dal 7 giugno verrà posticipato in area gialla con inizio alle ore 24, mentre dal 21 giugno sempre in zona gialla è prevista la completa abolizione del coprifuoco. Se dovesse effettivamente prendere quota l'idea di introdurre il coprifuoco in zona bianca sarebbe a partire dalla mezzanotte, ma comunque non si potrebbe non tenere in considerazione proprio la data del 21 giugno, pena la singolare contraddizione, a partire da tale giorno, di Regioni zona gialla senza coprifuoco ed invece altre in zona bianca con tale misura più restrittiva.

Ad ogni modo, nel pomeriggio di oggi, mercoledì 26 maggio, è prevista la riunione tra tutti i governatori di Regione e, come si apprende da una nota ufficiale, la Conferenza delle Regioni «si confronterà anche per valutare l’opportunità di definire indicazioni e misure comuni per la zona bianca». Il presidente Massimiliano Fedriga è in ogni caso intervenuto già ieri proprio sulla questione del corprifuoco in zona bianca con un tweet teso a smentire l'ipotesi: «Leggo su alcuni media indiscrezioni riguardo una proposta delle Regioni che prevederebbe coprifuoco alle 24 in zona bianca. Ci riuniremo domani (vale a dire oggi, mercoledì 26 maggio, ndr) per iniziare la discussione, quindi la notizia è priva di ogni fondamento». Quali che siano le indicazioni che emergeranno da tale riunione, a questa seguirà un prossimo confronto con l'esecutivo che sarà poi come sempre chiamato a prendere eventuali nuove decisioni. 

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