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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Il ritorno in zona bianca della Regione Veneto

L'ultimo monitoraggio Covid nazionale conferma che i tassi di occupazione dei posti letto Covid continuano a migliorare e per il Veneto si avvicina il ritorno in fascia bianca

«L'accertamento della permanenza per quattordici giorni in uno scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta in ogni caso la nuova classificazione». È la formula magica che si deve tenere in considerazione per provare a determinare la data dell'auspicabie ritorno in zona bianca della Regione Veneto. La dicitura risale ancora all'articolo 1 del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, il quale è stato poi richiamato dal più recente decreto-legge 23 luglio 2021, n. 105 (convertito con modificazioni dalla L. 16 settembre 2021, n. 126). In quest'ultimo decreto sono infatti contenuti i nuovi parametri che dall'estate scorsa vengono settimanalmente utilizzati dalla cabina di regia nazionale e, quindi, dal governo per determinare la classificazione delle Regioni nelle varie zone colorate, attraverso le apposite ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza.

Come noto, in realtà, per tutte le persone vaccinate/guarite in possesso di certificazione verde Covid "rafforzata" in corso di validità, la distinzione tra varie zone colorate è abbastanza ininfluente, essendo che le relative restrizioni per tali persone non scattano nemmeno in zona rossa. Diverso è invece il discorso per chi non possiede il cosiddetto super green pass.

Veniamo ora dunque ai numeri: molto brevemente, il Veneto si trova ormai da diverse settimane collocato in zona gialla, ma i dati sono progressivamente in miglioramento. I parametri decisionali da tener presente sono tre, e tutti e tre devono verificarsi contemporaneamente per poter determinare la classificazione nell'una zona colorata o nell'altra. Il parametro dell'incidenza di positività è oramai per qualsiasi Regione italiana di per se stesso da zona rossa, quindi possiamo pure lasciarlo da parte. Il discorso vero ruota attorno ai tassi di occupazione dei posti letto in area medica e nelle terapie intensive. Il Veneto si trova in zona gialla poiché entrambi questi valori superano le rispettive soglie, ovvero quella del 15% in area non critica e quella del 10% in area critica. Al venir meno di uno dei due, la nostra Regione inizierebbe dunque ad avere dei dati non più da zona gialla, bensì da zona bianca.

Parametri decisionali Covid - 11 febbraio 2022-2

Parametri decisionali Covid - 11 febbraio 2022

Il fatto è per l'appunto che all'esito dell'ultimo monitoraggio, il dato relativo al tasso di occupazione dei posti letto in area critica negli ospedali veneti è sceso approssimandosi al valore di soglia, ovvero il 10% appena ricordato. Questo significa che, se si confermerà il trend di calo, con il prossimo monitoraggio il Veneto potrebbe vedersi certificati per la prima volta dei parametri da zona bianca. Il monitoraggio Covid nazionale di ieri (venerdì 11 febbraio 2022), infatti, ha indicato i seguenti dati per la nostra Regione: area medica al 20,9% e terapie intensive all'11,4%. Se il monitoraggio di venerdì 18 febbraio segnerà per il tasso di occupazione delle terapie intensive un calo al di sotto del 10%, per il Veneto sarebbe certificata la prima delle due settimane con parametri di livello inferiore alla zona nella quale si trova assegnato. Nel momento in cui anche all'esito del monitoraggio di venerdì 25 febbraio il tasso di occupazione delle terapie intensive Covid risultasse ancora inferiore al 10%, allora a quel punto sarebbero trascorsi i fatidici 14 giorni e potrebbe essere firmata l'ordinanza per la nuova classificazione della Regione Veneto in zona bianca, con effetto da lunedì 28 febbraio. Quest'ultima, in buona sostanza, è la data da cerchiare sul calendario per il probabile ritorno in fascia bianca della nostra Regione. 

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