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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Proteste "no green pass", si prepara la stretta di Natale. Mattarella: «Hanno provocato aumento contagi»

Il Capo dello Stato denuncia l'«attacco recato, in alcune delle nostre città, al libero svolgersi delle attività» durante le manifestazioni "no pass". Confcommercio: «Ci fanno perdere 30% del fatturato, è inaccettabile blocchino la vita economica»

«In queste ultime settimane manifestazioni non sempre autorizzate hanno tentato di far passare come libera manifestazione del pensiero l’attacco recato, in alcune delle nostre città, al libero svolgersi delle attività. Accanto alle criticità per l’ordine pubblico, sovente con l’ostentata rinuncia a dispositivi di protezione personale e alle norme di cautela anticovid, hanno provocato un pericoloso incremento dei contagi». Sono parole suonate come un vero e proprio monito quelle pronunciate ieri, martedì 9 novembre, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della 38 esima edizione dell'assemblea nazionale dell'Anci, ovvero l'Associazione nazionale dei Comuni italiani. 

Lo stesso Capo dello Stato ha poi aggiunto: «I sindaci, indipendentemente dalle loro appartenenze, si sono trovati ancora una volta in prima fila e hanno saputo schierarsi in difesa della sicurezza e della salute dei propri concittadini. Le forme legittime di dissenso - ha proseguito il presidente Sergio Mattarella - non possono mai sopraffare il dovere civico di proteggere i più deboli: dobbiamo sconfiggere il virus, non attaccare gli strumenti che lo contrastano e lo combattono. E in ogni caso atti di vandalismo e di violenza sono gravi e inammissibili e suscitano qualche preoccupazione, sembrando, talvolta, raffigurarsi come tasselli, più o meno consapevoli, di una intenzione che pone in discussione le basi stesse della nostra convivenza». 

Insomma, una condanna senza se e senza ma degli episodi di violenza che si sono registrati in alcune circostanze sabato scorso durante le manifestazioni di protesta contro il green pass e che, peraltro, in Veneto avevano anche fatto registrare la severa critica da parte del governatore della Regione Luca Zaia. L'intervento di ieri del presidente della Repubblica parrebbe dunque essere il preludio all'aprirsi di una nuova fase di gestione della protesta "no pass" in Italia, dopo quella sin qui tutto sommato "blanda" e tollerante verso, ad esempio, il rispetto della norma che imporrebbe l'utilizzo di mascherine anche all'aperto in caso di assembramenti. 

Si prefigurerebbe dunque all'orizzonte una possibile stretta dei controlli da parte del governo circa le future manifestazioni "no pass". Nessuna restrizione della libertà di esprimere anche il proprio dissenso, ma maggiore severità nel controllare che ciò avvenga nei limiti prescritti dalla legge. Sono due le fondamentali preoccupazioni: da un lato la ripresa, certo lieve ma progressiva, dei contagi in diverse zone d'Italia e la stagione invernale che oramai è alle porte. Dall'altro anche una considerazione meramente economica, a fronte delle ripetute lamentele di diversi esercenti dei centri storici delle città dove le manifestazioni "no pass" si sono svolte, i quali denunciano cali dei guadagni in coincidenza delle proteste: «Ci fanno perdere il 30% del fatturato, inaccettabile», riporta l'Ansa citando il «grido di allarme» del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli. Quest'ultimo in un'altra intervista ha poi chiarito: «Dopo un anno e mezzo di pandemia, che ha provocato perdite umane gravissime, ha fatto chiudere molte attività e messo in ginocchio centinaia di migliaia di imprese, non possiamo davvero permetterci che manifestazioni e cortei illegali blocchino la vita economica e sociale delle nostre città». Ed è proprio a fronte anche di tali considerazioni che dal Viminale nei prossimi giorni potrebbe giungere una circolare che vieti lo svolgersi delle manifestazioni di protesta no pass in quelli che vengono considerati i luoghi più sensibili per le varie attività ed imprese commerciali. 

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