Covid in Veneto: salgono attuali positivi e ricoveri. Terza dose ricevuta per il 73,4% dei veneti
Nella nostra Regione si registrano 12 decessi nelle ultime 24 ore, 1 a Verona
Sono 7.720 i casi di tampone positivo al coronavirus rilevati in più in Veneto rispetto a ieri, di cui 1.113 nella singola provincia veronese. È quanto si apprende dal bollettino Covid odierno, giovedì 31 marzo 2022, a cura di Azienda Zero.
Il numero di casi attualmente positivi è così aumentato dai circa 78 mila di ieri agli 81.073 di oggi sul piano regionale, mentre nella provincia scaligera erano ieri 11.105 e quest'oggi se ne contano 11.484. A crescere è poi purtroppo anche il numero delle vittime: sono oggi 14.153 i morti totali in Veneto dall'inizio della pandemia, ovvero 12 in più rispetto a ieri. Nel territorio scaligero si conta un decesso nelle ultime 24 ore, con il triste computo totale che sale così a quota 3.032 morti.
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Sono in aumento anche i ricoveri ospedalieri in Veneto, dove troviamo 12 pazienti Covid in più curati in area medica, per un totale aggiornato di 559 persone in area non critica che si sommano alle 35 che invece necessitano di cure in terapia intensiva. Nella provincia veronese i ricoveri sono in lieve aumento: 107 i pazienti Covid in area medica (+1) e 6 quelli in terapia intensiva (+1). Ad accoglierli sono le strutture cittadine di Borgo Trento e Borgo Roma, oltre agli ospedali di Legnago, San Bonifacio, Villafranca di Verona, Bussolengo, Negrar, Peschiera del Garda ed il Centro riabilitativo veronese Srl.
Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione contro Covid-19, in Veneto si è giunti a 4.634.445 cicli completati. Rispetto a ieri sono inoltre +1.925 le cosiddette terze dosi somministrate per un totale di 3.303.360. Ad oggi il 66,4% della popolazione totale del Veneto ha ricevuto la terza somministrazione di vaccino. Un dato che cresce al 73,4% se si considera la popolazione residente effettivamente vaccinabile con dose booster. Ad oggi, la fascia anagrafica in Veneto che appare più resistente alla terza dose è quella dei trentenni, fermi al 62%, preceduti solo dai giovanissimi di 12-19 anni con terza dose al 53,1%.