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Zaia presenta la nuova ordinanza regionale: «Tamponi al personale sanitario che torna dall'estero»

Il presidente del Veneto Luca Zaia: «Individuiamo persone a rischio particolare da Paesi esteri»

Il governatore del Veneto Luca Zaia è intervenuto quest'oggi, giovedì 13 agosto, per fare il punto sulla situazione "coronavirus" e presentare la nuova ordinanza che il presidente ha annunciato firmerà oggi: «La maggioranza dei casi in Veneto viene da virus importato, oggi presentiamo un'ordinanza che va in questa direzione». Il nuovo provvedimento avrà validità fino al prossimo 6 settembre 2020.

«L'ordinanza, - ha spiegato il governatore Luca Zaia - individua alcuni soggetti che riteniamo essere a "rischio particolare" e per questi stabiliamo debba essee fatto il tampone. Tra questi soggetti ritenuti a "rischio particolare" figurano gli operatori a diretto contatto con ospiti di Rsa e gli operatori sanitari che prestano servizio presso strutture ospedaliere od extra-ospedaliere, pensate agli hospice, del territorio». Il presidente ha sottolineato che tutti questi tamponi saranno effettuati «gratuitamente».

TAMPONI PER CHI RIENTRA DALL'ESTERO: COME FUNZIONA E CHI CHIAMARE IN VENETO E A VERONA

Una terza categoria di soggetti ritenuti a "rischio particolare" e per i quali è quindi necessario eseguire il tampone sono le «badanti e gli operatori assistenziali per ospiti fragili che siano stati all'estero». Un'ulteriore categoria individuata è quella dei «lavoratori stagionali del settore agricolo che abbiano transitato o soggiornato all'estero». Dovranno essere sottoposti al tampone obbligatorio anche «i lavoratori che sono stati all'estero in Paesi sottoposti a quarantena, anche se per meno di 120 ore», così come quelle «persone che sono transitate in Bulgaria e Romania», o ancora le «persone di particolare interesse epidemiologico che hanno fato rientro dall'estero» e, infine, vi è l'obbligo di effettuare il tampone «per chi rientra da Malta, Spagna, Grecia e Croazia».

L'indicazione contenuta nell'ordinanza regionale presentata oggi dal governatore del Veneto Luca Zaia è che per tutte le categorie sopra indicate è obbligatorio e «prescritivo» richiedere di fare il tampone una volta entrati in Italia, da un viaggio di piacere o per lavoro, entro le 24 ore successive all'arrivo sul suolo nazionale. Chi non rispetta le direttive rischia una sanzione di 1.000 euro.

«In riferimento ai rientri ed agli ingressi da Spagna, Croazia, Repubblica di Malta e Grecia, - ha scritto Zaia su Facebook al termine della conferenza stampa - non ci sono restrizioni per coloro che dichiarano di essere stati sottoposti a tampone con esito negativo nelle 72 ore precedenti all’ingresso. Chi non si trova nella situazione precedente ha il dovere di segnalare il suo ingresso all’Azienda Ulss di riferimento che provvederà all’esecuzione del tampone in 48 ore. Nel periodo di attesa dell’esito dell’esame è tenuto a rimanere al proprio domicilio e mantenere comportamenti corretti e attenti».

Di seguito la tabella con gli indirizzi email e dei numeri dedicati, per informazioni sul coronavirus al rientro dall’estero, attivati dalle aziende sanitarie della Regione del Veneto.

indirizzi email e numeri dedicati coronavirus Ulss Veneto

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