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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Reazioni avverse al vaccino anti-Covid, quelle gravi in Veneto sono lo 0,02%

In Italia, su 65.926.591 dosi somministrate, le reazioni avverse sospette sono state 84.322 (0,12%), di cui l'87,1% è catalogato come non grave mentre il restante 12,8% è descritto come reazione grave

È stata lunga e dettagliata la relazione della dottoressa Francesca Russo durante l'appuntamento organizzato ieri, 26 agosto, dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia per aggiornare i cittadini sull'emergenza coronavirus. L'intervento della dottoressa Russo si è concentrato sulle reazioni avverse ai vaccini anti-Covid finora somministrati in Italia e in Veneto.

SINTESI REAZIONI AVVERSE AI VACCINI ANTI-COVID - SINTESI DELL'INTERVENTO DELLA DOTTORESSA FRANCESCA RUSSO

Francesca Russo ha introdotto l'argomento parlando di "farmaco-sorveglianza", ovvero il sistema di controllo degli effetti indesiderati dei farmaci e dei vaccini. In Veneto l'attività di sorveglianza dei medicinali è svolta dal Centro Regionale di Farmacovigilanza (Crfv), il cui compito è quello di coordinare la raccolta, la gestione e la valutazione delle schede di segnalazione delle reazioni avverse. Ed in Veneto, ad affiancare il Crfv, c'è anche Canale Verde, il cui scopo è quello di aiutare gli operatori dei servizi vaccinali nei casi di vaccinazioni a rischio di reazioni. Inoltre, Canale Verde gestisce anche il sistema di sorveglianza delle reazioni avverse segnalate.
Non si può dire dunque che la somministrazione dei vaccini non venga tenuta sotto controllo. Ed in effetti, in Italia, di segnalazioni di reazioni avverse al vaccino anti-Covid ce ne sono state, soprattutto all'inizio della campagna vaccinale. Poi, il loro numero è calato, molto probabilmente perché i cittadini sono diventati consapevoli di quelle possibili reazioni lievi, come ad esempio il dolore al braccio, e non le hanno più segnalate.

sospette reazioni avverse vaccino covid-2

La dottoressa Russo è poi passata ai dati nazionali forniti da Aifa, specificando che finora tutte le reazioni avverse al vaccino anti-Covid sono solo sospette perché per il momento sono correlate dal punto di vista temporale. Non è stato ancora dimostrato un nesso causale tra la somministrazione del vaccino e la reazione avvenuta. Comunque, in Italia, su 65.926.591 dosi somministrate, le reazioni avverse sospette sono state 84.322 (0,12%). E tra le sospette segnalazioni, l'87,1% è catalogato come non grave mentre il restante 12,8% è descritto come reazione grave. Dunque, le reazioni avverse più frequenti sono quelle non gravi e possono andare dal dolore nel luogo in cui è stata fatta l'iniezione alla la febbre, alla stanchezza, al mal di testa e ai dolori muscolari o articolari.
In Veneto, invece, su 5.820.316 dosi somministrate le sospette reazioni avverse sono state 14.980, di cui 1.234 catalogate come gravi.

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