Pazienti Covid in terapia intensiva: negli ultimi 6 mesi, l'83% dei deceduti erano non vaccinati
Un dato ancor più pesante se si considera che i non vaccinati sono ormai la minoranza della popolazione totale del Veneto. Ma sono sempre la maggioranza negli ospedali
Scuole e terapie intensive sono stati gli argomenti approfonditi questa mattina, 10 novembre, nell'incontro del presidente della Regione Luca Zaia sul coronavirus in Veneto. L'aggiornamento sulla diffusione del virus nelle scuole è stato affidato alla dottoressa Francesca Russo, mentre il dottor Paolo Rosi ha mostrato l'andamento dei ricoveri per Covid-19 nelle terapie intensive degli ospedali veneti.
RICOVERI PER COVID-19 NELLE TERAPIE INTENSIVE DEL VENETO AL 10 NOVEMBRE 2021
Fortunatamente, da quando la campagna vaccinale contro il coronavirus ha preso il via, l'occupazione dei posti letto da parte dei pazienti Covid non ha più raggiunto i picchi visti alla fine del 2020.
Anzi, ai primi di luglio di questa estate è stato raggiunto il picco più basso, seguito da una risalita tra agosto e settembre e una nuova discesa a ottobre. In queste ultime settimane si assiste ad un nuovo aumento, anche se non vertiginoso.
E con il superamento dei 50 posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva, è scattata la prima fase di allerta con l'allestimento di nuovi letti che potrebbero essere occupati in caso di necessità. Questi allestimenti stanno riguardando tutte le province e nel Veronese ne sono stati attivati quattro.
E nell'ultima parte del suo intervento, il dottor Rosi ha mostrato i dati dei ricoverati in terapia intensiva per Covid-19 suddivisi tra pazienti vaccinati e non vaccinati. Numeri che vanno letti tenendo sempre presente che i due gruppi non si equivalgono. Il numero dei vaccinati contro il coronavirus in Veneto è nettamente più numeroso rispetto a quello dei non vaccinati. Ciò nonostante, i non vaccinati rimangono sempre la stragrande maggioranza dei pazienti Covid in terapia intensiva.
E anche i dati relativi ai decessi per Covid in terapia intensiva non lasciano dubbi sull'evidente efficacia del vaccino.