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Coronavirus in Italia: «Situazione in peggioramento». Preoccupa la maggiore trasmissione del virus in famiglia

Per la sesta settimana consecutiva aumentano i casi, ma torna a rialzarsi anche la loro età mediana (35 anni) sintomo di una diffusione maggiore in ambito familiare

Secondo quanto indicato dalla Cabina di Regia nazionale che si occupa dell'analisi dell'andamento della pandemia da coronavirus in Italia, «l’aumento dell’età dei casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio riflette la trasmissione del virus dalle fasce di età più giovanili a quelle più anziane, soprattutto all’interno della famiglia». Di qui la repentina indicazione da parte della Cabina di Regia di «adottare tutte le opportune precauzioni anche in ambito familiare». 

L'analisi fornita riguarda il periodo che intercorre tra il 31 agosto ed il 6 settembre 2020. Quanto emerge, secondo la Cabina di Regia, è ancora una volta l'«aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la sesta settimana consecutiva con una incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 giorni (periodo 24 agosto - 6 settembre) di 27.89 per 100.000 abitanti, in aumento dal periodo 6 luglio - 19 luglio. La maggior parte dei casi continua ad essere contratta sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 15% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio); in particolare si osserva una percentuale non trascurabile di casi importati da altra Regione o Provincia autonoma (11,1% nella settimana corrente, in diminuzione rispetto alla settimana precedente)».

Secondo quanto indicato dalla Cabina di Regia, «in Italia, come in Europa, si è verificata durante l’estate una transizione epidemiologica dell’epidemia da Sars-CoV-2 con un forte abbassamento dell’età mediana della popolazione che contrae l’infezione. Tuttavia, nelle ultime due settimane l’età mediana dei casi diagnosticati sta di nuovo aumentando ed è di circa 35 anni. In particolare, le persone con una età maggiore di 50 anni sono nel periodo 24/8-6/9 circa il 28% dei casi; queste erano poco più del 20% nelle due settimane precedenti. Sebbene la circolazione nel periodo estivo sia avvenuta con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità, ci sono ora segnali di una maggiore trasmissione sul territorio nazionale in ambito domiciliare/familiare con circolazione anche in persone con età più avanzata. Le dinamiche di trasmissione si mantengono estremamente fluide: si continuano ad osservare gli effetti di focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero già osservati nelle settimane precedenti a cui si associa da questa settimana un ulteriore aumento della trasmissione in ambito familiare/domestico».

In sostanza, secondo la Cabina di Regia, ciò a cui si sta assistendo in Italia è «un lento e progressivo peggioramento dell’epidemia di SARS-Cov-2, sebbene inferiore a quello di altri Paesi della stessa area geografica. Anche in questa settimana si rileva una trasmissione diffusa del virus su tutto il territorio nazionale, che provoca focolai anche di dimensioni rilevanti e spesso associati ad attività ricreative che comportano assembramenti e violazioni delle regole di distanziamento fisico sia sul territorio nazionale che all’estero. Questo - spiega sempre la nota della Cabina di Regia - sta comportando anche una trasmissione locale dalla popolazione più giovane a quella più fragile o anziana, soprattutto all’interno della famiglia, che si riflette anche in un maggiore impegno dei servizi ospedalieri. Si raccomanda quindi di adottare tutte le opportune precauzioni anche in ambito familiare».

La conclusione cui giunge la Cabina di Regia è che resta oggi «essenziale mantenere elevata l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di "contact tracing" (ricerca dei contatti) in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia. Per questo rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico».

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