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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cavaion Veronese / Strada Regionale 450

Coppia fermata con tre etti di cocaina in auto: «Siamo in difficoltà economiche»

I due viaggiavano ad alta velocità sulla SR 450 e hanno attirato l'attenzione dei carabinieri, che li hanno fermati. Quando i militari hanno scoperto la droga, la coppia avrebbe detto di essersi prestata al trasporto per fronteggiare la crisi delle proprie finanze

Quando sono stati scoperti, si sono giustificati dicendo di averlo fatto perché si trovavano in difficoltà finanziarie. Una coppia di Pescantina è stata arrestata la scorsa settimana dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Caprino Veronese, dopo essere stata sorpresa a trasportare tre etti di cocaina, nascosti in un incavo della loro auto.

Era la serata di mercoledì e l'auto procedeva a tutta velocità lungo la SR450 in direzione di Affi, superando la colonna di veicoli che procedevano nella corsa di destra, senza che gli occupanti riconoscessero fra questi la gazzella dei carabinieri di Caprino. Notando una condotta di guida non in linea con il codice della strada e soprattutto pericolosa per gli altri automobilisti, i militari si sarebbero accodati alla vettura, notando che viaggiava ad oltre 150 km/h. Nei pressi dello svincolo di Cavaion Veronese, l'auto inseguita stava per uscire dalla superstrada e quindi le forze dell'ordine hanno acceso i lampeggianti intimando l’alt al veicolo, che ha immediatamente arrestato la sua marcia.
A bordo vi erano un uomo alla guida e la sua compagna seduta al posto passeggero, i quali fin da subito avrebbero mostrato segni di nervosismo. In particolare, l’uomo sarebbe stato prodigo di scuse e molto ossequioso verso i militari, verosimilmente con l'intento di abbreviare il controllo, tanto da insospettirli. Un'inquietudine che non sarebbe cessata neanche dopo che l'alcoltest ha dato risultato negativo. È arrivata così la decisione da parte degli uomini dell'Arma di perquisire il mezzo: in questo modo sotto il sedile del passeggero, in un piccolo vano di servizio dove sono ospitati i fusibili, è stato rinvenuto un sacchetto di carta contenente un involucro in cellophane sottovuoto. Nell'involucro c'era un "sasso" di cocaina del peso di 300 grammi. A questo punto le verifiche si sarebbero spostate all'abitazione dei due, dove sarebbero stati trovato 170 grammi di hashish: la coppia avrebbe così spiegato ai militari di essersi prestata a fare un trasporto di stupefacenti, spinta dalle difficoltà economiche che sta attraversando.

Per i due sono così scattate le manette e del fatto è stata data comunicazione al pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica Silvia Facciotti, la quale ha disposto, in attesa dell’udienza di convalida, di associare l’uomo alla casa circondariale di Montorio e che la donna venisse sottoposta ai domiciliari, consentendole così di accudire i figli minori.
All’esito dell’udienza di convalida, che si è svolta nella giornata di venerdì 9 settembre, il gip Carola Musio, ha convalidato i provvedimenti disponendo la misura della custodia cautelare in carcere per l’uomo e degli arresti domiciliari per la compagna.

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