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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Coppia di turisti cinesi contagiati dal Coronavirus: tappa anche a Verona

Alto il livello di guardia in Italia: dichiarato lo "stato di emergenza" per sei mesi

Non solo il presunto primo caso sospetto di Coronavirus in Veneto a Treviso (smentito dal sindaco), ma anche la presenza di passaggio nel capoluogo scaligero della coppia di turisti cinesi, questi sì risultati ufficialmente infetti dal virus durante il loro soggiorno a Roma. Notizia delle ultime ore, dunque, sarebbe il loro eventuale passaggio in tour anche nella città di Verona, oltre allo scalo nell'aeroporto di Milano e, successivamente, la tappa a Parma. La notizia del passaggio scaligero della coppia di cinesi è stata pubblicata da laRepubblica che, tuttavia, la attribuisce all'agenzia di stampa nazionale Dire, specificando che quest'ultima non avrebbe esplicitato le sue fonti. In un articolo pubblicato su Diredatato 30 gennaio 2020, in effetti viene affermato:

«Parma ma anche Verona, Milano e Costiera Amalfitana. Sono alcune delle tappe toccate dal tour cinese in visita in Italia, di cui faceva parte anche la coppia di turisti, originaria di Wuhan, risultata positiva al Coronavirus e ora in cura all’Istituto di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma».

In queste ore, la notizia è stata poi ripresa dal quotidiano L'Arena e da TgVerona, entrambe testate locali scaligere che citano quale fonte laRepubblica, e dunque di rflesso l'agenzia Dire che, però, come scrive laRepubblica stessa «non specifica le fonti». Quale fosse l'effettivo livello di attendibilità di tale notizia che si stava rimpallando online, senza un'esplicita fonte originaria (possibilmente ufficiale), è restato a lungo un interrogativo aperto. Se, infatti, da un lato non era possibile escludere che effettivamente i due turisti cinesi atterati a Milano lo scorso 23 gennaio e, in seguito, ricoverati all'Istituto Pallanzani di Roma e trovati infetti dal Coronavirus, fossero passati nel loro «tour per le province italiane» anche da Verona, la veridicità di tale informazione è rimasta a lungo non verificata. Hanno soggiornato in città, ed eventualmete dove hanno soggiornato i due turisti cinesi? Per quanto tempo? A tali domande non vi è stata risposta per l'intero arco della giornata di oggi, fino a quando intorno alle ore 16.35 la Direzione regionale Prevenzione del Veneto ha fatto sapere di aver inviato i sanitari del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 9 Scaligera per «effettuare le necessarie indagini presso l’Hotel di Verona dove ha soggiornato per una sola notte la coppia di turisti cinesi».

Resta dunque certamente il fatto che l'allerta in tutta Italia sia a livelli di guardia, tanto che il Consiglio dei Ministri ha appena dichiarato lo "stato di emergenza" per i prossimi sei mesi stanziando 5 milioni di euro e decretando la sospensione del traffico aereo con la Cina. Al momento, secondo i dati ufficiali, sono comunque 213 i morti sui 9.776 casi di infezioni da Coronavirus accertati, vale a dire un tasso di letalità di poco superiore al 2%. Oltre a ciò vale poi la pena ricordare le parole del Professor Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'ospedale Spallanzani di Roma, riportate da RaiNews: «I cittadini devono stare tranquilli, perché il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche, appena i due turisti hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi. Di norma l'infezione viene trasmessa solo da persone che hanno i sintomi».

Non del tutto concorde al riguardo parrebbe, tuttavia, un altro eminente professore, vale a dire l'immunologo Roberto Burioni che in un video odierno, pur richiamando tutti quanti alla tranquillità, spiega che «purtroppo questo virus può essere trasmesso anche da persone che sono al termine dell'incubazione». 

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