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Cronaca

Guai per una cooperativa: scovati 240 lavoratori irregolari e 7 in "nero"

L'indagine ha visto collaborare la guardia di finanza di Verona con gli uffici di INPS e INAIL, alla società sono state contestate irregolarità per oltre 830 mila euro, commesse tra il 2014 e il 2016

Insieme al personale degli uffici scaligeri dell’Ispettorato Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) e dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), la Compagnia della guardia di finanza di Verona ha avviato una serie di controlli volti al contrasto del lavoro sommerso e dello sfruttamento della manodopera, che una volta conclusi avrebbero permesso di scoprire come un'unica società cooperativa avesse assunto in maniera irregolare 240 lavoratori e ne impiegasse altri 7 completamente in "nero".
L'attività sarebbe stata preceduta da una mirata analisi di rischio dello specifico settore economico di riferimento da parte degli investigatori, che avrebbe permesso loro di concentrarsi su una cooperativa operante nel settore dell’assistenza alla persona.

Stando a quanto comunicato dalle Fiamme gialle, il sistema illecito sarebbe consistito: nel ricorso a contratti di lavoro autonomo e/o parasubordinato con il fine di mascherare, di fatto, dei veri e propri rapporti di lavoro dipendente; nel riconoscere ai lavoratori regolarmente assunti un livello contrattuale più basso rispetto a quello che gli sarebbe spettato; nell’impiegare in "nero" del personale. Il tutto, con un conseguente indebito risparmio per l’azienda.
Inoltre, gli accertamenti eseguiti avrebbero consentito di appurare che, per evadere il fisco la società sarebbe stata solita fare ricorso al versamento di generici rimborsi spese, al posto dello stipendio che sarebbe spettato al lavoratore, a fronte delle ore di lavoro effettivamente prestate.

Le attività investigative avrebbero così permesso di individuare 240 lavoratori irregolari, mentre 7 sarebbero risultati essere impiegati in assenza di qualsiasi tipo di contratto e di tutela assicurativa e quindi completamente in "nero".
Particolarmente efficace ed incisica si sarebbe rivelata la collaborazione tra la guardia di finanza e gli uffici ispettivi di INPS e di INAIL, grazie ai quale è stato possibile contestare alla cooperativa, per gli anni dal 2014 al 2016, irregolarità per oltre 830 mila euro (evasione contributiva pari a oltre 300 mila euro nonché una base imponibile INAIL di oltre 530 mila euro).

Il datore di lavoro è stato quindi denunciato all'autorità giudiziaria scaligera per l’omesso versamento di contributi (è prevista la reclusione fino a 3 anni). Sono state, inoltre, contestate sanzioni amministrative per oltre 320 mila euro (oltre 113 mila euro per violazioni alla normativa sul lavoro e oltre 206 mila euro per il mancato versamento dei contributi previdenziali ai dipendenti).

Questo genere di attività viene condotta ad ampio spettro dai finanzieri sul territorio della provincia scaligera, fanno sapere dal Comando di Verona. «Essa è è finalizzata al contrasto dei fenomeni di sfruttamento della manodopera e alle altre gravi forme di prevaricazione da parte di alcuni imprenditori che, oltre a ledere i diritti dei lavoratori privandoli della dovuta tutela assistenziale e previdenziale, ostacolano la normale concorrenza fra le imprese che operano nella legalità e accrescono il  carico fiscale per i cittadini onesti.
La dimensione delle irregolarità individuate nel territorio veronese nel contrasto al lavoro sommerso e la loro ricorrenza, hanno permesso di definire che tra i settori economici maggiormente esposti, oltre a quello da ultimo scoperto, rientrano quello agricolo, quello della consegna porta a porta di volantini pubblicitari e quello turistico.
Nel corso del 2019 sono state individuate oltre 950 persone impiegate in violazione della normativa sul lavoro (265 lavoratori in «nero» e 691 lavoratori irregolari) e sanzaionati 108 datori di lavoro responsabili dell’impiego illegale di manodopera.
L’azione di vigilanza esercitata e i presidi posti dalla Guardia di finanza a tutela dei lavoratori e del mercato del lavoro conferma il contrasto a tale fenomenologia di illeciti e la loro presenza in questo territorio che registra un incremento rispetto allo scorso anno (nel 2018 oltre 840 persone impiegate in violazione alla normativa sul lavoro, di cui 644 irregolari e 204 in nero; 61 datori di lavoro verbalizzati)».

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