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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Verona capitale mondiale della scienza vitivinicola: il convegno in Gran Guardia

Dal 13 al 18 giugno si tiene l'International Symposium on Grapevine Physiology and Biotechnology, che arriva alla sua decima edizione e coinvolge più di 300 ricercatori da oltre 30 paesi

È il congresso scientifico più prestigioso del settore viticolo quello che si tiene a Verona dal 13 al 18 giugno. L’“International Symposium on Grapevine Physiology and Biotechnology", giunto alla sua decima edizione, coinvolgerà più di 300 ricercatori da oltre 30 paesi che si incontreranno al Palazzo della Gran Guardia per aggiornarsi sui più recenti sviluppi mondiali nel campo della ricerca in viticoltura. “Questo settore - spiegano gli organizzatori dell’evento - vive in un’epoca di grandi cambiamenti, come quelli legati al clima, alla sostenibilità ambientale delle produzioni, alla diffusione di nuovi vitigni con caratteristiche di resistenza ai patogeni, e deve affrontare le sfide che vengono dall’innovazione tecnologica e dal miglioramento genetico non convenzionale”. Per questo sono numerosi i temi su cui gli addetti ai lavori si confronteranno. Si parlerà, in particolare, di fisiologia e sviluppo della pianta, interazioni con l’ambiente e con i patogeni, genomica, metabolomica e qualità del frutto. Argomenti che saranno trattati da grandi nomi della ricerca scientifica internazionale, non solo di ambito vitivinicolo. L’appuntamento, infatti, sarà l’occasione per stimolare la discussione e raccogliere ispirazione anche da colleghi che lavorano su altre colture e specie vegetali, purché con idee e applicazioni di avanguardia.
Con il 71° Congresso Assoenologi chiusosi di recente, il “10th International Symposium on Grapevine Physiology and Biotechnology” conferma Verona come la capitale della ricerca e innovazione in un settore strategico per l’economia regionale e nazionale.
La realizzazione di questo evento, che si svolge ogni quattro anni in diversi Paesi, è stata possibile grazie all’impegno dei docenti e ricercatori del dipartimento di Biotecnologie dell’università di Verona, diretto da Paola Dominici, che negli anni hanno saputo guadagnarsi la stima e l’attenzione dei colleghi di tutto il mondo, tanto da far prediligere Verona come sede del congresso 2016. Fondamentale è stato, inoltre, il coinvolgimento di aziende ed enti territoriali, che sempre più considerano importante il connubio università–impresa, e che hanno sostenuto il simposio in varie forme, consapevoli della necessità di innovare per mantenere le posizioni di rilievo acquisite sui mercati interazionali. Alla ricerca in ambito vitivinicolo si affianca a Verona il percorso formativo universitario del corso di laurea in Scienze e Tecnologie viticole ed enologiche, che registra ogni anno un crescente numero di domande d’iscrizione, con l’intento di trasferire in una didattica di alto livello le competenze raggiunte in ambito scientifico.

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