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Cronaca Centro storico / Corte Giorgio Zanconati, 1

La vittima del rapimento di Valeggio un mese prima era stata sequestrata

Il dettaglio è emerso nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere dei cinque membri della banda bloccata mentre cercava di colpire nuovamente il 46enne veronese con un incendio

Ieri, 27 settembre, si sono tenuti gli interrogatori di garanzia dei componenti della banda che il 26 agosto scorso sequestrò e picchiò un 46enne veronese a Valeggio sul Mincio. La donna e i quattro uomini, tutti residenti nel Bresciano, sono accusati a vario titolo di sequestro di persona, lesioni, porto abusivo di armi, tentato incendio e ricettazione. Davanti al giudice nessuno dei cinque ha parlato e così il gip Luciano Gorra ha convalidato gli arresti eseguiti venerdì scorso ed ha ordinato che tutti gli accusati rimangano in carcere.

L'ordinanza è stata riportata da Giampaolo Chavan su L'Arena e riporta alcuni dettagli noti ed altri che non erano ancora trapelati. Una novità è che la vittima del rapimento del 26 agosto scorso avrebbe subito un altro sequestro il 4 luglio in provincia di Brescia, a Porzano di Leno. Il sequestro sarebbe stato compiuto dalla donna che ora è in carcere, la quale avrebbe picchiato il 46enne e lo avrebbe chiuso a chiave nell'auto. L'uomo si sarebbe poi liberato da solo, passando dal bagagliaio.
Dopo quell'episodio ci sarebbe stato il rapimento di agosto, in cui la vittima avrebbe riconosciuto la donna. E poi il tentato incendio di venerdì scorso, bloccato dai carabinieri che hanno arrestato i cinque membri della banda.

Al momento, il movente di tutti questi reati non è stato identificato. Si presumono ragioni economiche.

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