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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Dopo gli attacchi di Parigi, aumentano i controlli delle forze dell'ordine a Verona

Non poteva che salire anche in Italia il livello du guardia sul fronte del terrorismo, con i punti sensibili del capoluogo scaligero finito sotto la stretta sorveglianza delle autorità

La reazione di Verona ai sanguinosi attentati che si sono verificati a Parigi nella serata di venerdì non si è fatta attendere, con la decisione di non rinunciare alla Veronamarathon di domenica, con le tante iniziative di solidarietà rivolte al popolo francese e con l'aumento dei controlli nei punti più sensibili della città. 
È il quotidiano L'Arena ad evidenziare l'incremento della presenza delle forze dell'ordine nel capoluogo scaligero, anche in abiti borghesi. I punti tenuti maggiormente sotto controllo sono l'Aeroporto Catullo, la stazione di Porta Nuova, le principali arterie stradali, gli uffici pubblici ma anche la sinagoga di via Portici, a causa anche dell'aggressione nei confronti di un ebreo che si è verificata a Milano. Con il rinforzo arrivato dal personale delle stazioni minori e degli uffici, lo scalo ferroviario ha visto aumentare sensibilmente il numero di agenti al suo interno, tra i quali anche una squadra in borghese sempre mescolata all'interno della folla. Sulle colonne del quotidiano veronese, il dirigente della Polfer spiega: "Abbiamo avuto disposizione di potenziare la vigilanza nelle stazioni di Verona, come pure a Vicenza, Trento e Bolzano, fino al Brennero. E di intensificare la scorta su tutti i treni internazionali e regionali in entrata e in uscita. Maggiore attenzione anche al deposito bagagli dello scalo di Porta Nuova, ed eseguiamo inoltre controlli a campione sulle valigie dei viaggiatori utilizzando il metal detector. La sorveglianza è affidata ad agenti in uniforme ma anche in borghese, per mescolarsi tra la gente e tenere più efficacemente sotto controllo la situazione. I provvedimenti sono applicati lungo tutta la rete ferroviaria Verona-Brennero, su cui l’attenzione era già alta, trattandosi di uno snodo cruciale per il collegamento con il confine nazionale. Attenzione alta ma senza tensione fra i passeggeri, che per il momento non sono diminuiti e si servono serenamente dell’offerta ferroviaria. Il rischio c’è, perché purtroppo le stazioni sono da sempre obiettivi sensibili del terrorismo, come noi italiani ben sappiamo. Ma sono impiegate tutte le azioni per prevenire attacchi". Su L'Arena prefettura e questura precisano che "al di là dei fatti di Parigi, il sistema di sicurezza è comunque intensificato in vista del Giubileo straordinario della misericordia. Il livello di attenzione, perciò, è già molto alto". 
Sulle pagine del giornale scaligero, viene richiamata l'attenzione sul fatto che nei luoghi d'interesse principali, come Castelvecchio e Arena, non ci sarebbe il personale necessario per predisporre un maggiore servizio di vigilanza, mentre i turisti segnalerebbero l'assenza di un metal detector. Intanto Roberto Israel, assessore alla cultura della Comunità ebraica e presidente dell'associazione Figli della Shoah, afferma: "Il prefetto ci aveva avvistati che attorno alla sinagoga sarebbe stato accresciuto il presidio di sicurezza, che già prima non era scarso. La sorveglianza adesso è 24 ore su 24. Ma i miei timori sono rivolti piuttosto alla prossima Giornata della memoria: spero che il clima di timore non intimidisca le celebrazioni per il ricordo degli orrori del passato".

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