rotate-mobile
Cronaca Navigatori / Viale Cristoforo Colombo

Prezzi carburanti, la guardia di finanza in azione contro le speculazioni: «Nel 2023 attività capillare di controlli»

I finanzieri ricordano che già nel 2022 sono state contestate «2.809 violazioni alla disciplina prezzi»

Il comando generale della guardia di finanza rivela in una nota che già a partire dal marzo 2022, in concomitanza con l’aumento del prezzo del gas, dell’energia elettrica e dei carburanti, aveva dato disposizioni ai reparti per «implementare il sistema di vigilanza degli impianti di distribuzione stradale di carburante e dei depositi commerciali, rivolgendo particolare attenzione alla «dinamica dell’andamento dei prezzi nella fase di variazione delle aliquote di accisa», nonché alla «necessità di riscontrare la regolare comunicazione dei prezzi applicati per tipologia di carburante al MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy)». 

Nel corso del 2022, secondo quanto riferiscono i finanzieri, «sono stati eseguiti 5.187 interventi della specie, anche grazie a uno specifico piano d’azione, su scala nazionale, denominato "Prezzi carburanti", contestando 2.809 violazioni alla disciplina prezzi». In particolare, di tali violazioni «717 hanno riguardato la mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto ai prezzi indicati e 2.092 l’omessa comunicazione al ministero».

Sempre secondo ciò che viene spiegato nella nota della guardia di finanza, «in previsione della fine dell’anno, il ministro dell’economia e delle finanze ha dato incarico al corpo di intensificare i controlli in tema di prezzi carburanti, avendo particolare riguardo alla rete di distribuzione autostradale e a contesti territoriali sensibili, in ragione del ripristino delle ordinarie aliquote accise e della concomitante intensificazione del traffico veicolare». Tale indicazione, spiegano i finanzieri, «è stata immediatamente seguita da una specifica direttiva per l’avvio, già dai primi giorni del 2023, di un nuovo piano, su scala nazionale, concernente il prezzo dei carburanti, con il coinvolgimento degli oltre 660 reparti operativi del corpo e il costante supporto dei reparti speciali».

La guardia di finanza, per contrastare eventuali condotte illecite, ha annunciato che «assicurerà per il 2023 un’attività di enforcement strutturata e capillare sul territorio, anche al fine di contribuire a calmierare gli aumenti dei prezzi, agendo lungo tre direttrici». Quest'ultime sono, da un lato, «le attività di "vigilanza prezzi" che hanno visto il coinvolgimento di tutti i reparti del corpo», dall’altro, «la componente speciale che fornisce costante supporto, oltre che ai reparti operativi, anche al garante per la sorveglianza dei prezzi e all’autorità garante della concorrenza e del mercato (A.G.C.M.), nell’ambito di alcune indagini istruttorie avviate, allo scopo di accertare eventuali violazioni della normativa di settore». Infine, la guardia di finanza fa sapere che opererà «mediante le consuete interlocuzioni con l’autorità giudiziaria». A tal riguardo, i finanzieri ricordano che «eventuali manovre speculative sui prezzi dei carburanti potrebbero potenzialmente configurare ipotesi sanzionate dagli articoli 501 e 501-bis del codice penale, rubricati, rispettivamente, "rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio" e "manovre speculative su merci"».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prezzi carburanti, la guardia di finanza in azione contro le speculazioni: «Nel 2023 attività capillare di controlli»

VeronaSera è in caricamento