Nuovo Dpcm, il premier Conte annuncia l'Italia divisa dai colori: «Veneto zona gialla»
Il presidente del Consiglio interviene per indicare le zone gialle, arancioni e rosse in cui l'Italia verrà divisa. Slitta a venerdì 6 novembre l'entrata in vigore del Dpcm
Nella conferenza stampa di mercoledì 4 novembre, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato che la Regione Veneto è stata inserita nell'area gialla, dunque quella dove si applicano le misure previste dal nuovo Dpcm su scala nazionale (senza ulteriori restrizioni).
Scarica il Dpcm del 3 novembre 2020
La suddivisione delle Regioni per fasce di rischio
Area gialla: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Province di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto.
Area arancione: Puglia, Sicilia.
Area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta.
Italia divisa dai colori dal 6 novembre 2020
Fascia 1 o zona gialla: le norme in Veneto
Queste le nuove principali regole previste nel Dpcm e valide anche per la Regione Veneto inserita nella "zona gialla", a partire da venerdì 6 novembre:
"Coprifuoco" che scatta alle ore 22 e da quest'ora in poi spostamenti solo motivati con autocertificazione: «Dalle ore 22 alle ore 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute». Il Dpcm per le Regioni in "zona gialla" all'Art. 1 specifica inoltre che «è in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi».
Scarica il modulo dell'autocertificazione spostamenti
Il Dpcm dispone anche per la "zona gialla" che «sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all'articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42».
Il sabato e la domenica, oltre che nelle giornate festive, sono chiusi i centri commerciali, ad eccezione di esercizi quali farmacie, generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Stop ai punti scommessa ovunque essi siano.
Riduzione della capacità dei mezzi di trasporto al 50%.
Didattica a distanza per tutte le classi delle scuole superiori, salvo laboratori in presenza. Per le classi che potranno continuare a fare didattica in presenza è previsto l'«uso obbligatorio di dispostivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina».
Per quanto riguarda le università, il Dpcm dispone che nella "zona gialla" «le attività formative e curricolari si svolgono a distanza; possono svolgersi in presenza le sole attività formative e curricolari degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio nonché quelle dei laboratori, nel rispetto delle linee guida del Ministero dell’università e della ricerca».
Sport: è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici. Restano aperti i centri sportivi. Le competizioni ammesse a livello di interesse nazionale.
Possibilità, per i sindaci, di chiudere piazze, vie o aree della città qualora fosse necessario per evitare assembramenti.