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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Prima infanzia, priorità ai bimbi con un unico genitore. Polemiche in Consiglio su Amia

Approvata dal Consiglio una mozione che modifica il regolamento del sistema dei servizi per la prima infanzia. Passa anche la mozione che impegna a sospendere l’attuale procedura di gara del project financing di Amia: gruppo Tosi e Ama escono dall'aula al momento del voto

È stata approvata all’unanimità dal Consiglio di  giovedì sera, con 25 voti favorevoli, la delibera per la modifica dell’art. 8 del regolamento del sistema dei servizi per la prima infanzia del Comune di Verona. A parità di punteggio, con le modifiche adottate, sarà riconosciuta priorità ai bambini con unico genitore o tutore (genitore rimasto vedovo, unico genitore per mancato riconoscimento da parte dell’altro, separati/divorziati con attribuzione della potestà genitoriale in via esclusiva). Vengono parificati a tali categorie i bambini appartenenti ad un nucleo familiare monoparentale, in quanto figli di un genitore detenuto in struttura carceraria o ospite in strutture residenziali protette, in entrambi i casi per l’intero anno educativo.

«Si tratta di modifiche che mettono al centro la tutela del bambino e vanno ad allineare il regolamento degli asili nido con quello delle materne – spiega l’assessore all’Istruzione Stefano Bertacco –. Tra le novità di maggior rilievo la parificazione delle famiglie monoparentali, con genitore detenuto o ospite di strutture residenziali protette, a quelle formate da un unico genitore».

È stata inoltre approvata all’unanimità dall’aula, con 30 voti favorevoli, la mozione che impegna l’Amministrazione comunale a «sospendere immediatamente o ad annullare l’attuale procedura di gara del project financing di Amia per l’affidamento, fino al 2030, della concessione della gestione dei rifiuti urbani e di igiene urbana». 

Il documento, presentato dai gruppi consiliari Lega nord e Battiti per Verona domani, è stato successivamente sottoscritto anche dai gruppi di Pd, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Movimento 5 stelle, Verona civica, Sinistra in Comune e Verona pulita. Usciti dall’aula al momento del voto i consiglieri di Ama Verona e Lista Tosi.

La sintesi del dibattito in aula

«Un project che avrà una durata di 15 anni e che rischia di affondare una delle aziende gioiello della nostra città – hanno evidenziato i consiglieri della Lega nord –. Basta una scelta sbagliata e si rischia di perdere in poco tempo una delle migliori aziende di Verona che, ogni giorno, si occupa della gestione dei rifiuti e dell’igiene urbana. Un rischio che non possiamo accettare».

«È necessario andare al di là delle diverse appartenenze politiche per votare una soluzione per il bene della città – ha invece sottolineato il capogruppo di Sinistra in Comune Michele Bertucco –. Bisogna ragionare sul percorso migliore da portare avanti per il futuro di Amia, evitando ora un progetto di finanza che può solo diventare un problema».

Per il gruppo Battiti per Verona Domani «la preoccupazione principale è quella di tutelare i lavoratori e comprendere a livello giuridico se sia possibile revocare questa procedura di gara. In ogni caso sarà una strada non facile ma percorribile. Inoltre, con una modifica dello statuto aziendale, che consiste nella cessione di una piccola quota da parte di Amia a tutti Comuni della cintura provinciale, si va a garantire la possibilità di mantenere l’affidamento diretto, eliminando così ogni ulteriore scadenza o rinnovo di contratto».

«È solo il primo passo – hanno quindi dichiarato i consiglieri del Pd – cui deve seguire un percorso chiaro di valutazione delle scelte migliori da portare avanti per la salvaguardia dell’azienda e dei suoi lavoratori».

«Amia non è una società in crisi – ha polemicamente precisato il gruppo Lista Tosi –, ma un gioiello della città che è stato fino ad oggi amministrato bene. Etichettare come fallimentari tutte le scelta del passato non è corretto». 

Per il capogruppo Verona civica «si tratta di un project vecchio che va fermato per esaminare, in una successivo momento, quali sono le soluzioni migliori da intraprendere sul futuro delle multi-utility veronesi». Favorevole alla mozione anche il Movimento 5 stelle, per il quale «solo la soluzione in house può garantire che la società rimanga patrimonio di Verona e di tutti i suoi cittadini».

Le altre mozioni discusse in Consilgio

Approvata, con 19 voti favorevoli, 3 astenuti e 4 contrari, la mozione a firma del gruppo Battiti per Verona domani, che impegna l’Amministrazione all’avvio di un programma di agevolazioni fiscali nei confronti di quelle attività che utilizzano prodotti certificati e tipici del territorio veronese. 

Approvato all’unanimità, con 22 voti favorevoli, l’ordine del giorno a firma del gruppo consiliare Lega nord, che invita l’Amministrazione a «rivedere la pianta organica della Polizia locale e relativi servizi, prevedendo l’individuazione di uno o più ufficiali/agenti che possano fare da ufficio di riferimento a istituzioni ed associazioni in merito alla gestione del comparto animali».

Con 21 voti favorevoli, è stata approvata la mozione a firma del gruppo consiliare Lega nord che, in merito all’art. 14 su "Continuità didattica ed educativa per bambini con disabilità certificata" interno al Disegno di legge 66, impegna l’Amministrazione a sollecitare il Governo affinché «completi l’attuazione del Disegno di legge e, in particolare, emetta l’apposito regolamento per rendere esecutivo l’art. 14».

Con 20 voti contrari e 4 favorevoli, è stata infine respinta la mozione a firma del gruppo consiliare Pd, che impegnava l’Amministrazione ad attivarsi affinché venisse individuato uno spazio pubblico comunale in ogni quartiere della città da destinarsi a centro anziani.

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